Virginia Galluzzi, classe 1996 di Pontedera (PI), duttile attaccante del Castelfranco e dell’Empoli Ladies poi, passata in prestito alla Lucchese Femminile per la stagione 2017-18 e subito in gol nella prima giornata di Serie B con i suoi nuovi colori. Tra i suoi successi una promozione in serie A con l’Empoli. L’abbiamo contattata per conoscerla meglio.

Ciao Virginia, appena arrivata in serie A con l’Empoli sei passata alla Lucchese in B, è una tua decisione?
Sì, è stata una mia decisione e sono pronta a dare il massimo come ho sempre fatto.

C’è stato qualcuno che ti ha trasmesso la passione per il calcio?
Sì, la passione per il calcio me l’ha trasmessa il mio babbo sin da quando ero piccola, infatti già a 8 anni ho iniziato a giocare a calcio con i maschi nella Pecciolese.

In campo sei estrosa o ti limiti a svolgere diligentemente il compito assegnato dal mister?
In campo mi ritengo una giocatrice a volte estrosa e a volte no, do molto peso alle parole del mister però la maggior parte delle volte agisco d’istinto. Il mio compito in campo è aiutare la squadra a salire e fare goal, quindi sotto questo aspetto, cerco sempre di svolgere al meglio ciò che mi è stato assegnato.

Il ruolo in cui vieni normalmente impiegata è quello che è più adatto a te o vorresti giocare in altra zona del campo?
Io amo il ruolo che faccio e non vorrei mai cambiarlo con altri ruoli. Penso che sia il ruolo più adatto a me, dato che ormai sono anni che lo faccio. Poi come sappiamo bene, nel calcio non ci sono ruoli ben precisi perché tutte dobbiamo darci una mano a vicenda.

Hai detto che in campo sei estrosa e a volte no. E nella vita sei estroversa o introversa?
Nella vita, per quanto riguarda il carattere sono una persona abbastanza riservata in quanto tendo a non esternare subito i miei pensieri. Mentre nel rapporto con gli altri sono una persona che sa ascoltare è molto disponibile ad aiutare il prossimo.

E quali sono i tuoi interessi o hobby fuori dal mondo del calcio?
Beh diciamo che io non ci sono quasi mai fuori dal mondo del calcio, però un hobby ce l’ho ed è quello del canto.

Una vita dedicata al calcio, dunque una vera passione?
La mia vita, come la mia anima, è dedicata al calcio ma non solo. Perché purtroppo noi donne non possiamo vivere di calcio, per ora è solo una passione però spero diventi qualcosa di più.
Lo spero anch’io e lo auguro a tutto il mondo del Calcio Femminile.

Consiglieresti questo sport ad altre ragazze o bambine e perché?
Consiglio questo sport a tutte le persone che amano mettersi in gioco, che amano il gioco di squadra e vorrei dire a tutte le ragazze e tutte le bambine di non farsi abbattere dai pregiudizi e dalle critiche che purtroppo ci sono e ci saranno sempre. Inseguite sempre la vostra passione. Perché questo sport da fuori può sembrare aggressivo e non educativo, ma in realtà è tutt’altro.

C’è una domanda che non ti ho fatto e a cui avresti voluto rispondere?
Mi aspettavo la classica domanda del sogno azzurro, avrei risposto che per arrivare a certi livelli, bisogna lavorare duro e chissà magari un giorno ci sarà l’opportunità. Chi non ci spera?

Condividendo la speranza e ringraziando Virginia Galluzzi per la sua disponibilità, porgiamo un grandissimo augurio per il proseguimento della sua carriera, da parte mia e di tutto lo staff di Calcio Femminile Italiano.

Credit Photo: Photo MOS

Francesco Colella
Francesco Colella è nato a Roccacasale (AQ) il 20/7/1954. Si è trasferito a Firenze agli inizi degli anni 70 per gli studi Universitari. Da allora vive in Toscana, attualmente a Campi Bisenzio (comune confinante con Firenze). La maggior parte della sua esperienza lavorativa è stata dedicata nel settore dell'informatica come analista programmatore. È un appassionato di calcio fin da piccolo, militando come calciatore, ma per un breve periodo, in campionati dilettantistici. Tifoso della Fiorentina, dal 2013 segue, con passione, anche il calcio femminile e ritiene che tecnicamente non abbia niente da invidiare a quello maschile. Tra i suoi hobby gli scacchi, con cui ha raggiunto la 2.a categoria nazionale FSI, la computer grafica e la letteratura, sia come lettore che come scrittore. Ha scritto due romanzi fantasy e una favola per bambini.