Il Cortefranca ha vinto in casa dell’Atletico Oristano per 6-0, consolidando così la vetta del Girone B di Serie C. Tra le marcatrici che hanno segnato domenica alle sarde c’è anche Virginia Riva, attaccante classe ’92 e arrivata quest’anno alla corte franciacortina. La nostra Redazione ha raggiunto Virginia coi nostri microfoni.

Virginia cosa vuol dire per te essere un’attaccante?
«Non importa il ruolo, l’importante è metterci tutto».

Qual è la rete più bella che hai realizzato?
«Non è stato un bel gol ma sono contenta di averne fatto uno in Serie A, alla Fiorentina. perché io non sono una giocatrice particolarmente forte. Sono discretamente brava come altre mie coetanee nulla di più. È la grinta che mi ha portato fino a lì. È la dimostrazione che con la forza di volontà si può arrivare lontano. Se sai palleggiare bene, non basta. Se hai un bel tiro o il fisico giusto, non basta. Ma se hai più grinta dell’avversario quello sì che ogni tanto basta».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Sono cresciuta con tanti fratelli e gioco a calcio da sempre. Ho iniziato nelle giovanili del Fiammamonza, poi sette anni di Speranza Agrate finché non mi ha chiamato l’Orobica in B per il primo vero salto di categoria».

Delle esperienze passate qual è quella che hai avuto dei ricordi piacevoli?
«Vincere la Serie C Regionale con l’Osio è stato fantastico, ma la vittoria più importante è stata la B con l’Orobica!».

Cosa ti ha portato quest’anno ad accettare il Cortefranca?
«Per colpa del Covod-19 io e tante altre siamo rimaste senza squadra, posso solo ringraziare il Cortefranca per avermi fatto entrare in questo gruppo e il mister per la fiducia. Il nostro mister è un grande: è stata brava la società a prenderselo. Per me nel femminile, nelle categorie più basse, non è ancora scontato trovare una persona competente che possa insegnare calcio. Spesso qui è solo la passione che fa andare avanti le cose. Lui è stata la piacevole sorpresa di quest’anno! Mi sta aiutando tanto a gestire i momenti della partita e sfruttare le occasioni, senza foga».

Dalla prima partita siete al comando, da imbattute, del Girone B di Serie C: avresti immaginato di fare un percorso del genere?
«Conoscevo già delle compagne di squadra, sapevo il valore di questa rosa. Poi dopo i primi allenamenti ho capito che non solo potevamo vincere ma avevamo l’obbligo di provarci. Quando il nostro capitano si è fatta male è stato il momento più difficile probabilmente. Perché Scarpe (Andrea Scarpellini, ndr) è una giocatrice fortissima, sopra di due categorie, faceva sembrare facile tutto! E con lei in campo ci sentivamo imbattibili. Stava giocando davvero bene e sappiamo quanto ci tiene a questa promozione. Ci ha chiesto la Serie B, e noi lavoriamo ogni giorno per vederla tornare in campo nel campionato che merita».

In questa stagione hai segnato attualmente otto gol: qual è per te la rete che ti è rimasta nel segno?
«Sono contenta perché quest’estate pensavo di rimanere senza squadra mentre adesso faccio parte di uno dei gruppi più forti di tutti e quattro i gironi della C. I gol sono importanti ma quel che conta è vincere. Peccato che abbiano fermato la coppa Italia, potevamo provare a vincere anche quella».

Parliamo della partita di domenica contro l’Atletico Oristano: gara sulla carta difficile, ma alla fine è arrivata una vittoria netta.
«Siamo scese in campo con la grinta che ci contraddistingue. Ci mancano due finali e stiamo dando tutto e di più».

Dopodomani riceverete Le Torri: una gara che potrebbe essere già decisiva per il vostro campionato.
«Sono mesi che giochiamo gare decisive. Siamo imbattute e nonostante questo abbiamo ancora avversarie vicine: ti fa capire il valore del nostro girone e l’importanza del nostro percorso».

Secondo te qual è la squadra di Serie C che ti ha sorpreso di più?
«Non saprei. Mi ha sorpreso la vittoria della Pro Sesto nell’altro girone con tanti punti di vantaggio. Perché scontrandoci con loro in coppa Italia non mi sembravano pronte per un salto del genere, sono molto giovani. ma ho qualche vecchia compagna lì e sono contenta per loro».

Dove può arrivare il calcio femminile lombardo?
«Delle realtà che conosco in Lombardia ci sono solo cinque squadre: noi, la Pro Sesto, il Real Meda, le Azalee e la Speranza Agrate. Capita che siano realtà fragili, come lo stesso Osio che poi è fallito. C’è ancora tanto da fare».

Cosa ti aspetti dal tuo futuro?
«C’è solo un pensiero adesso, vincere questo campionato. Noi vogliamo vincere, chiudere imbattute e regalarci una gioia che ci siamo sudate e che meritiamo, perché siamo forti».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Virginia Riva per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.