Credit Photo: Marco Montrone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 9° giornata di Campionato (l’ultima del girone di andata della prima fase) si è chiusa con il derby della madonnina tra l’ Inter di Rita Guarino ed il Milan del neo mister Davide Corti. Un match analizzato dalla “Panini Digital” che sviluppa dati interessanti in chiave: tecniche di gioco, moduli e atleticità individuale.

Un Milan che è ancora sotto tono porta a casa un IVS (indice di valutazione di squadra) pari a 32 contro il 68 delle padrone di casa dell’ Inter. Segno questo che evidenzia che la gara viene vinta dalla squadra, con tenacia e determinazione, giocando in sintonia per un unico obbiettivo. Le palle giocate delle nero azzurre è stato di 481 (pari al 54% del match) ma le rosso nere, sebbene inferiori, hanno capitalizzato 405 palloni (per un 42% di tutto rispetto). Dove le undici di Rita sono state superiori? Nella qualità del gioco: 269 passaggi riusciti, contro i 191 di Davide, nei passaggi (58) e nelle giocate utili 81. Con un baricentro basso, posto sui 55,6 mt, le padrone di casa hanno avuto un atteggiamento migliore anche in fase difensivo; andando a coprire la porta e l’area di Durante (con un 59,5 contro il 53,4%). Le sole 3 parate del portiere delle locali evidenzia tale copertura.

Inoltre l’Inter, nella fase offensiva ha cercato di più di essere pungente andando a ricercare la profondità, mettendo a segno 29 su 138 passaggi bassi utili nella metà campo avversaria, ed utilizzando più ampiezza con cross su azione da destra (pari al 61.5%).

Questo gioco ha prodotto più pericolosità alla porta di Giuliano, andando con 41 palloni in area rosso nera, ed avendo una percentuale (il 46.6%) di attacco. Anche l’efficacia sui calci piazzati è risultata superiore: il 26.1% contro il 18,5% (delle ospiti) chiude il quadro generale.

Sebbene la copertura territoriale e le palle recuperate, risulti al termine gara quasi simili, come già evidenziato le giocate utili hanno prodotto la differenza tra le due formazioni, segno che il flusso di gioco delle nero azzurre: con Bowen, hanno dato i suoi frutti. Infatti è il difensore con il 67% dei passaggi alle sue compagne a dettare il gioco, 8 palloni verso Thogersen e 7 a Karchouni sviluppano un flusso che gira sulla centrale di campo per poi andare al lancio lungo in profondità.

Il Milan, molto chiuso nella metà campo, lascia a Swaby il pallino del match, sebbene le giocate a Mascarello (5 sfere) ed a Grimshaw non hanno prodotto il giro palla voluto: rientrando su molte azioni nella mediana e non provando a penetrare in area per colpire a rete. Le uniche vere occasioni sono state tra i piedi di Laurent (4 tiri) e Staskova (3) ma con poca aggressività in fase di conclusione, Marinelli e Piga (con un tiro a testa) non hanno impensierito Durante.

Sul fronte opposto è stata Karchouni (con 5 tiri verso Laura Giuliani) ad essere la più incisiva, seguita da Cambiaghi (che oltre alla rete match ha piazzato 4 tiri verso la porta avversaria). Infine Csiszar, Polli e Simonetti ci provano con due tiri a testa, a dimostrazione che l’Inter ha fortemente voluto ed ottenuto la vittoria in questo derby.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.