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Spettacolo al Tre Fontane nel quarto turno del girone di andata della nostra Serie A: la sfida al vertice tra Roma e Fiorentina finisce 2-1 per la squadra di casa, in rimonta e in sofferenza fino al 95′. Al minuti 92 è un salvataggio sulla linea a negare il pareggio alle ragazze di Panico che, prima di questa giornata, viaggiavano spedite a punteggio pieno. Schroffenegger, in splendida forma, ha tenuto in piedi il risultato il più a lungo possibile con grandi interventi, ma la zampata di Giacinti al 76′ ha determinato in senso negativo il finale di una partita, per la numero 1 viola, stupenda. Ad aprire le marcature ci ha pensato la solita Catena al minuto 28, mentre il momentaneo pareggio giallorosso è stato messo a segno da Haug ad inizio ripresa.

E’ proprio nella ripresa che le giallorosse registrano i dati migliori, esprimendo un maggior volume di gioco dettato da più possesso palla, più palle giocate e più cross in mezzo, tenendo un baricentro 3 metri più avanti rispetto alla prima frazione e presenziando maggiormente la metà campo avversaria con 138 passaggi sui 228 totali. Al contrario, la Fiorentina ha avuto un rendimento migliore nei primi 45 minuti di gioco, risultando più pericolosa in attacco con un numero maggiore, rispetto al secondo tempo, di palle giocate in zona area e di tiri verso la porta. Questi numeri hanno comportato un divario importante tra le due formazioni in termini di valutazione generale, il cui indice si attesta a 66 per la brigata di Mister Spugna e a 34 per la viola, il che farebbe pensare ad una superiorità della Roma che a livello di risultato non si è affermata per, come già detto, la grandiosa prestazione di Schroffenegger.

La tendenza della Roma è quella di portare un grande numero di attacchi alle retroguardie avversarie e, per riuscirci, Mister Spugna sbilancia le proprie ragazze catapultandole in avanti fino a creare, come ci mostra il grafico della disposizione tattica in campo elaborata da Panini Digital Soccer, una linea di attacco a 4 con Serturini e Glionna alte, nei propri posizionamenti, a fungere da attaccanti aggiunte. Questa vena offensiva della Roma, molto più pronunciata rispetto a quella di una formazione ospite volta a portare un numero maggiore di elementi sulla linea di metà campo per il limitato intento di non concedere spazio alle giocate giallorosse, ha creato un ampio divario sul dato riguardante i tiri effettuati: 23 per le giallorosse e solo 8 per le toscane. Sui 23 tiri in porta della Roma, 16 sono arrivati su azione, ma preoccupa la poca precisione e determinazione sotto porta perché solo 10 (nemmeno la metà) hanno raggiunto lo specchio della porta e su questi 10, solo due hanno fatto centro. Non si può considerare migliore il rendimento dei tiri in porta delle toscane che, nei 98 minuti effettivi di gioco, hanno calciato in porta solo 4 volte su azione.
Minami, con 57 passaggi riusciti e 49 palloni ricevuti, rappresenta le fondamenta della manovra giallorossa. La costruzione della Fiorentina è passata, invece, dai piedi di Boquete che si piazza prima tra le fila della propria squadra per numero di passaggi riusciti, per terminare sui piedi di Catena che, oltre all’unico gol viola, ha realizzato 14 giocate utili, 1 assist e 2 tiri in porta.