Credit Photo: Bruno Fontanarosa
Manita della Roma nel match casalingo contro il Parma: le doppiette di Haavi e Haug insieme alla rete di Giacinti stendono per 5-0 nel risultato finale e per 83-17 nell’IVS (indice di valutazione squadra che considera tutti i parametri statistici dell’incontro) un Parma che naviga a soli due punti di vantaggio dalle ultime della classe Pomigliano, Como e Sassuolo.
Le giallorosse hanno letteralmente schiacciato il Parma, giocando palloni e costruendo manovre offensive nella metà campo avversaria, con Wenninger predisposta a ricevere e giocare palla in posizione avanzata rispetto al tradizionale ruolo di difensore, molto alta, sul cerchio di centrocampo, a fungere da incipit delle azioni, nel rispetto dell’armonia del gruppo nel non tenere ampie le distanze tra i reparti. Una constatazione, quella relativa allo schiacciamento del Parma nella propria metà campo, che trova conferma nei più svariati dati: la linea di pressing per la squadra di Spugna si attesta ad una altezza media di 60 metri, la ricerca della profondità registra 221 passaggi bassi utili nella metà campo avversaria, contro i soli 71 del Parma, ma soprattutto vi è grande differenza nel numero delle palle giocate nei pressi dell’area di rigore che per la Roma sono 71 e per le ospiti ben 57 in meno.

Se si studiano le mappe relative ai lanci lunghi e ai recuperi di palla, si ha una conferma ulteriore: per quanto concerne la Roma, i lanci lunghi sono partiti dalle vicinanze della metà campo, mentre quelli del Parma dall’altezza della propria area di rigore. Stesso discorso vale per i recuperi di palla, dove addirittura le padrone di casa si sono spinte fino all’area avversaria.I

l dato che mette in luce le finalizzazioni è solo la punta dell’iceberg nel divario andato in scena al Bernardini tra le due formazioni: 35 tentativi di andare a segno messi in atto dalla Roma, metà di essi mirati a impensierire la numero uno gialloblù Capelletti che, con 40 e 28 figura rispettivamente tra quelle che hanno giocato e recuperato il maggior numero di palloni, mentre sono solo 4 i tiri per la squadra guidata da Mister Ulderici, di cui nessuno nello specchio della porta.

Analizzando i flussi di gioco e la disposizione tattica delle due formazioni fornitici da Panini Digital, notiamo come la Roma abbia cercato maggior fraseggio sul lato sinistro del campo, giocando nell’arco di tutto l’incontro 615 palloni e riuscendo a portare a termine 415 passaggi. Di contro, è stato principalmente dal lato destro che le gialloblù hanno cercato di ripartire ed impostare il gioco per arrivare alle punte e i passaggi riusciti sono 221, circa la metà delle palle giocate.
Minami da una parte e Benoit dall’altra sono risultate le pedine fondamentali per le manovre delle due formazioni, prime nei rispettivi schieramenti per palle giocate e passaggi riusciti. La seconda ha totalizzato anche il maggior numero di giocate utili (13) ma è seguita a due lunghezze dall’estremo difensore Capelletti.