Emma Tomassoni, classe 2007 e difensore di ruolo, è una delle ragazze più esperte e più in evidenza, all’interno della rosa della Fiorentina Primavera. Grazie alla sua disponibilità ed a quella della sua Società, proviamo a conoscerla un po’ meglio.

Ciao Emma, come ti sei avvicinata al calcio e quando hai capito che sarebbe stato il ‘tuo’ sport? Ho iniziato molto presto, quando d’estate giocavo al campetto con i miei fratelli e gli amici. Avrò avuto sei anni più o meno e già giocavo anche a rugby per cui il calcio era solo un divertimento. Verso i dodici o tredici anni mi sono concentrata di più sul calcio, ho cominciato ad allenarmi davvero e ho capito che era quello che stavo cercando. Ogni volta che scendevo in campo mi divertivo, ogni singola volta. L’ho capito lì”

Quindi, in ambito sportivo, hai avuto e magari hai ancora qualche altra passione che hai dovuto lasciare in disparte per dedicarti al calcio? “Sicuramente il rugby perché dopo i 12 anni non ho più potuto giocare con i maschi e per questo sono stata quasi costretta a cambiare sport. È rimasta la passione, seguo sempre sia la Nazionale che i club che la squadra del mio paese dove giocano i miei fratelli”

Passando a cose maggiormente d’attualità, non si può non parlare della Fiorentina Primavera: lo scorso anno avete concluso la stagione in crescendo, raggiungendo la finale di coppa Italia (poi, purtroppo, persa contro la Juventus), mentre l’avvio di quest’annata appare per voi molto più difficoltoso. A quali cause, imputi questa differenza di prestazioni? “Bisogna prendere tanti aspetti in considerazione. Il gruppo Primavera è nuovo, con un nuovo allenatore e nuovi schemi di gioco. Ci stiamo conoscendo tra di noi e stiamo cercando di applicare in campo quello che chiede Mister Gori, è un feeling che non arriva immediatamente. Poi ci sono molte giovani che sono salite in Primavera, la nostra è una squadra con giocatrici non espertissime. Io sono una delle più ‘anziane’ in spogliatoio e sto cercando di trasmettere loro la cura nei dettagli. Se penso che a questo si aggiunge un livello che si sta alzando sempre di più, credo ci vorrà un po’ per ottenere i risultati”

Quali sono, comunque, i vostri reali obiettivi per il 2025-2026? “Toglierci qualche soddisfazione, arrivare il più avanti possibile in classifica. Dobbiamo concentrarci una partita alla volta, quale sarà l’obiettivo finale lo scopriremo strada facendo”

Da difensore, hai modello (maschile e femminile) a cui ti ispiri? “Sono cresciuta con Chiellini e Bonucci come modelli, gestivano benissimo il reparto e anche in Nazionale hanno dato un esempio ai nuovi arrivati portandoci a vincere l’Europeo. Vorrei essere un punto di riferimento come loro sia in campo che fuori”

Immagino che tu, quest’anno, debba anche sostenere l’esame di maturità: quanto pensi possa influire sulle tue prestazioni in campo? “La scuola e il calcio sono il mio lavoro ad oggi e voglio far bene in entrambi. Grazie anche al Viola park, dove ci sono stanze pensate proprio per lo studio e tutor che ci seguono, riesco a conciliare entrambi. Non è così difficile: la mattina scuola, il pomeriggio allenamento poi studio o svolgo i miei compiti fino alla sera”

Se per qualche malaugurato destino, che ovviamente non auguriamo, dovessi rinunciare al calcio giocato, cosa ti piacerebbe fare ‘da grande’? “Mi piacerebbe comunque restare in ambito sportivo. Guardo con interesse il lavoro del settore sanitario, mi piacerebbe diventare fisioterapista. Per adesso per fortuna posso continuare a inseguire l’obiettivo di diventare calciatrice”

E noi le auguriamo che quell’obiettivo possa durare ancora per molto tempo, anche perché Emma Tomassoni è uno dei profili più interessanti in circolazione, che potrà ‘illuminare’ il futuro del calcio femminile italiano.