Si sono disputate, presso il Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze) le semifinali delle final-four di Primavera 1, che hanno promosso alla finale scudetto le prime due classificate della stagione regolare, ovvero Juventus ed Inter. Si è trattato di due promozioni arrivate dopo pareggi a reti inviolate, con le ragazze bianconere e nerazzurre che hanno prevalso sulle rivali di Sassuolo e Roma, solo grazie alla miglior classifica detenuta al termine della fase regolare. La Juventus, infatti, si era classificata ampiamente prima, con la compagine neroverde che era invece arrivata quarta, mentre nel caso dell’Inter, che aveva chiuso a pari punti con la Roma, a decidere il miglior piazzamento erano stati i confronti diretti, terminati entrambi con successi nerazzurri. Stiamo dunque parlando di confronti molto serrati, che hanno messo a dura prova le coronarie dei rispettivi tifosi: ma come li hanno visti, da parte loro, gli allenatori coinvolti?
Per l’eliminato Davide Balugani, guida tecnica del Sassuolo, c’è “molto orgoglio per la prestazione delle ragazze” che hanno saputo reggere il confronto con le favorite avversarie. Con molta filosofia, l’allenatore neroverde ammette che “oggi non siamo riusciti a fare gol, ma ci riusciremo”. Per rincuorare le proprie ragazze, ovviamente abbattute moralmente, Balugani ha detto che “il calcio non finisce qua e concede sempre un’altra partita e noi la giocheremo”. Lo stesso mister, aggiunge poi che “ci proveremo anche l’anno prossimo e, se pure rischio si sbilanciarmi troppo, posso dirmi sicuro che faremo molto bene!”
Molto più loquace, ovviamente, quel Marco Bruzzano che con la Juventus ha centrato l’accesso alla finalissima: dell’impresa in semifinale sottolinea come “più che un’impresa, oggi è stato confermato tutto quanto fatto in questa stagione” aggiungendo poi che “questa finale è stata meritata dalle ragazze, dallo staff, dalla Società, perché è stato un anno speciale e conquistarsi l’ultimo atto dà sicuramente valore a tutto questo”. Sempre il condottiero juventino, rivela pure che “parlando con le ragazze sapevamo che l’aspetto emozionale avrebbe inciso tanto, in una gara secca dove avevamo il vantaggio di due risultati, ma dove le emozioni sono poi talmente forti che devi essere bravo a gestirle…” e, sempre a suo dire, questa è stata l’unica cosa chiesta alle “zebrette” “insieme al confermare tutto quanto avevamo fatto durante l’anno: e sapevo che avrebbero giocato una buona partita”.
Arrivata in finale, l’obiettivo del Club torinese non può che essere quello di vincere il titolo, dopo averne persi tre consecutivi contro la Roma: “Guarderemo con interesse l’altra semifinale, dove si affrontano due squadre valide che abbiamo già affrontato” sostiene Bruzzano “A prescindere da quello che sarà l’esito dell’incontro, sappiamo che martedi incroceremo un’avversaria molto forte”. Ma cosa chiederà, adesso, il mister alle proprie ragazze? “Chiederò di recuperare le forze dopo questa battaglia, perché martedi c’è una partita che non vale una stagione, in quanto è il percorso fatto che vale la stagione, ma che sicuramente vale tanto”
Anche l’altro allenatore approdato alla finale, l’interista Marco Mandelli, si pone l’obiettivo di recuperare le forze “perché giocare in inferiorità per 70 minuti, per delle ragazze, è tutt’altro che semplice ed io sono contento per come abbiamo saputo soffrire ed alla fine siamo stati premiati”. L’orgoglio del mister, nei confronti della prestazione della squadra, viene ribadito dal concetto che “credo proprio che abbiamo meritato” e lo stesso condottiero nerazzurro non si nasconde come l’obiettivo sia “quello di rivincere il titolo conquistato nel 2019, siamo qui per questo” anche se ammette di conoscere “la forza della Juventus, che è molto competitiva, ma noi ci batteremo al meglio”.
La carrellata dei tecnici, si chiude quindi con quello giallorosso, Marco Lucarelli: “Partiamo dalla delusione, fa parte del percorso. Abbiamo vinto all’ultimo minuto la partita decisiva contro la Fiorentina, abbiamo perso l’occasione per andare in finale all’ultimo minuto” è la chiosa del responsabile romanista, che poi prosegue “la partita l’abbiamo condotta sempre noi, ma forse avremmo dovuto gestire meglio certe situazioni e certe superiorità, ma credo che avremmo meritato di passare per la prestazione che abbiamo fatto e per la crescita che hanno avuto queste ragazze”.
La delusione di tutto l’ambiente è molto forte e si comprende ancor di più dal prosieguo del pensiero di Lucarelli: “Spiace particolarmente che le ragazze hanno messo in questa semifinale, ma bisogna fare i complimenti all’Inter, perché giocare in 10 per quasi tutta la partita non è mai semplice e loro sono state brave a difendersi, mentre noi avremmo dovuto essere migliori nel palleggio. Però possiamo farci un grosso applauso per il percorso che abbiamo fatto”
La guida tecnica delle “lupacchiotte”, lancia poi un immediato guanto di sfida per la prossima stagione: “Nell’ottica dello sviluppo e del percorso fatto dalle ragazze, siamo sicuramente ottimisti” dichiara “ci riproveremo l’anno prossimo, perché nel calcio abbiamo la possibilità di farlo, anche se resta il rimpianto per questa semifinale perché avremmo avuto la possibilità di passare noi…”