Ecco, di seguito, le nostre valutazioni sulle protagoniste della finalissima per lo scudetto, delle final-four del campionato Primavera 1, che ha visto prevalere la Juventus sull’Inter, presso il campo “Davide Astori” del Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze).
JUVENTUS
Mustafic 8,5: meglio ancora che in semifinale, tiene a galla la squadra nei momenti di difficoltà: sventa due clamorose occasioni avversarie sullo zero a zero (una per tempo) e nel finale evita anche il possibile pareggio interista. Monumentale.
Tosello 7: attenta in fase difensiva, cerca anche di rendersi utile in quella offensiva: è infatti da suo piede, che parte il traversone su cui Flis costruisce il vantaggio.
Cocino 6.5: è praticamente sempre al posto giusto: sbaglia poco e tampona molto.
Termentini 6: la capitana non è sembrata al meglio della sua condizione: forse ha patito l’emozione della finale. Però, non combina guai.
Bertora 6: meno appariscente che non in semifinale, contribuisce però ad evitare troppi affanni al proprio portiere.
Gallo 6.5: decisamente più in ‘palla’ della semifinale, si accolla quasi tutti i riavvii del gioco dalla retroguardia.
Flis 7: è curioso, che la rete del vantaggio sia stata siglata dall’unica straniera presente in campo all’avvio della gara. Ma dimostra subito di voler lasciare il segno, sgroppando a tutta fascia, sia per tamponare che per costruire (dal 76’ Copelli 7: ha il vantaggio di affrontare avversarie stanche, ma la sua velocità mette in crisi tutta la retroguardia interista. Come in occasione del penalty).
Piermarini 6: più efficace in fase di copertura, che non in quella di costruzione dove sbaglia un po’ troppi appoggi (dal 69’ Piccardi: entra per dare più fisicità al centrocampo e non fallisce l’incarico).
Ferraresi 7: segna soltanto dal dischetto, calciato con freddezza e precisione, ma si batte su tutto il fronte d’attacco senza fare confusione come in semifinale.
Zamboni 6: molto meno incisiva che non contro il Sassuolo, si batte comunque con impegno. Esce dopo essere stata ammonita per una trattenuta (dal 76’ Bertero 6.5: entra concentratissima e nel finale diventa un ‘muro’ davanti ai tentativi di sfondamento interisti).
Bellagente 6: la sua classe si intravede solo a sprazzi e non è mai veramente incisiva (dal 46’ Bianchi 6.5: è lei, la seconda straniera che ha calcato il terreno della finale, e come nella sfida precedente dimostra efficace sostegno, sia avanti che dietro).
Bruzzano 7: per un’ora la sfida sembra ricalcare i patemi della semifinale poi, sbloccato il risultato, si rivede la ‘sua’ Juventus e lui non fa errori nei cambi.
INTER
Robbioni 8: questa volta non riesce a neutralizzare il rigore e nemmeno ad evitare il vantaggio bianconero, ma è incolpevole in entrambe le occasioni. Per il resto si dimostra sempre efficace e precisa.
Consolini 6.5: gioca con autorevolezza, sino a quando le forze la sostengono: lascia il campo ‘sulle ginocchia’ (dal 84’ Petrillo n.g.).
Compiani 6.5: dà l’esempio a tutta la squadra, per impegno dedizione e qualità. E come per tutta la squadra, forse avrebbe meritato di più…
Robino 6: come accaduto in semifinale, cerca di dare il suo contributo: è sicuramente più dinamica che ispirata (dal 66’ Sasso 7: entra, si batte e per poco non lascia il segno: solo il palo le nega il pareggio).
Verrini 6: le avanti bianconere non le fanno correre grandi rischi, ma si limita praticamente solo a difendere.
Beduschi 7: come contro la Roma deve sostituire la titolare Bressan, ma di certo non la fa rimpiangere e nel finale arriva ad un soffio dal pareggio, con un colpo di testa da corner. È sfortunata in occasione del vantaggio bianconero, quando anticipa Ferraresi ma ‘libera’ Flis.
Ciano 6.5: nel primo tempo cerca di incidere, ma è molto meno efficace che non in semifinale. Si riaccende nella ripresa, quando regala assist alle compagne che purtroppo non riescono a sfruttarli.
Giudici 6: vale il commento fatto per la partita con la Roma: da lei ci si aspetterebbe qualcosa di più. Comunque non disputa una gara negativa (dal 84’ Cotugno n.g.)
Viviani 6: questa volta parte titolare e le tocca il compito di fare il ‘pivot’, come nel basket. Ci mette corsa e vigore, ma in fase conclusiva perde efficacia.
Fadda 7: per tutta la partita crea scompiglio nella retroguardia avversaria: recupera palloni a centrocampo e li gestisce con classe ed acutezza. Cala, per ovvi motivi, nel finale.
Romanelli 7: nel primo tempo è quasi l’incubo di Mustafic, che se la vede sbucare al tiro da tutte le parti: purtroppo manca un po’ di precisione ed i suoi tentativi non danno risultati concreti (dal 77’ Bufano 6: quando entra, la squadra è già in riserva non può sostenerla come sperato)
Mandelli 7: lascia l’iniziativa alla Juventus, ma solo nella metà campo avversaria. Poi scatta una pressione asfissiante, che per un’ora rende sterile l’attacco bianconero. Lo penalizzano due episodi, ma la sua squadra ne esce a testa alta.