Attaccante da giovanissima, poi difensore ed ora anche apprendista di centrocampo: a Victoria Basciu, capitana della squadra Primavera della Freedom Cuneo, manca probabilmente solo provare a stare fra i pali, nell’ambito del calcio giocato. Come è lei stessa a sottolinearlo, ha scoperto il calcio molto presto: “Ho iniziato ad amare il calcio da piccola, soprattutto grazie alla mia famiglia, poiché guardavo sempre mio padre e mio fratello giocare in giardino. Quando tutte le mie amiche volevano fare altri giochi, io mi opponevo e iniziavo a tirare calci al pallone anche da sola. Da lì ho capito che sarebbe stato il mio sport”

Una passione, quella di Victoria, che ha facilmente avuto la meglio su qualsiasi altra attività sportiva propostale: la ragazza infatti afferma di non aver avuto altre passioni sportive “anche se i miei genitori tentarono di farmi avvicinare ad altri sport, perché erano contrari a farmi giocare a calcio, nessuno di questi mi appassionò particolarmente. Dopo molti tentativi decisero quindi di accompagnarmi al mio primo allenamento, in una squadra maschile del mio paesino, e da lì non ho mai più smesso”

Ma cosa comporta, per lei, essere la capitana di questa formazione? “Essere il capitano della Freedom vale moltissimo per me: mi rendo conto di essere un punto di riferimento. Siamo una bella squadra e siamo molto unite. So di avere un compito importante e ne sono davvero felice. È motivo di grande orgoglio che la società, la squadra e il mio mister mi abbiano dato fiducia e credano in me. Sono sicura che faremo una grande stagione”

Da capitana, ovviamente, sarà a conoscenza degli obiettivi che lei e le sue compagne si sono poste per la stagione 2025-2026. Quali sarebbero? “Il primo obiettivo è sicuramente quello di vincere e fare più punti possibile. Dietro a questo traguardo ce ne sono molti altri da non sottovalutare: ci siamo imposte di fare sempre tutto il possibile per la squadra, sacrificandoci l’una per l’altra nei momenti di bisogno, proprio come una famiglia” ci illustra la nostra interlocutrice “Un altro obiettivo importante è la crescita personale: quello di ognuna di noi, e anche del nostro mister, che ce l’ha detto fin dal primo giorno, è migliorare e imparare ogni giorno che passa, sia come persone sia come calciatrici. Per quanto riguarda i miei obiettivi personali, oltre a quelli già citati, il più grande è rendere fiera la mia famiglia”
La Freedom, pur calcando i palcoscenici maggiori del calcio femminile italiano, è comunque un sodalizio ‘minore’, nel panorama nazionale: così, un po’ giocando, chiediamo a Victoria in quale grande Club vorrebbe approdare, se ne avesse la possibilità. La sua risposta è indecisa, anche perchè sorprendentemente… multipla: “Se avessi la fortuna di scegliere in che squadra di Serie A andare, sarei indecisa tra Juventus e Inter. L’Inter perché è sempre stata la mia squadra del cuore fin da bambina, essendo cresciuta in una famiglia interista sfegatata. La Juventus, invece, sarebbe più una scelta di cuore, poiché rappresenta la squadra in cui sono cresciuta; arrivare in prima squadra sarebbe un sogno per me”

Da difensore, che non ha mai disdegnato di segnare, ed ancor più ora che è stata avanzata in mediana, a quali modelli di grandi calciatori e calciatrici si ispira? “Nella mia carriera calcistica ho cambiato molti ruoli: da piccola ho sempre fatto l’attaccante e, in quel periodo, il mio giocatore preferito era Griezmann, che ammiravo moltissimo. Nel femminile, invece, la mia preferita era Cantore, quando giocava ancora alla Juventus. Quando mi hanno spostato in difesa ho iniziato a ispirarmi a Federico Dimarco: lo guardavo molto e continuo a farlo. Ora che gioco a centrocampo mi ispiro a Nicolò Barella, il mio giocatore preferito dell’Inter, mentre nel calcio femminile ammiro molto Aitana Bonmatí, giocatrice spagnola”

Augurandole, un giorno, di poter arrivare ai livelli della sua beniamina spagnola (centrocampista del Barcellona e della nazionale iberica, vincitrice di ben tre palloni d’oro consecutivi, dal 2023 al 2025), la Basciu ci conferma di avere idee molto chiare sul movimento calcistico femminile italiano: sottolineando come la squadra Under19 della Freedom, che ormai da anni calca i campi della Primavera 2, pur non correndo mai rischi di retrocessione, non riesca però ancora a salire nella massima categoria, le abbiamo chiesto quali, secondo lei, potessero esserne i motivi: “La Freedom è una squadra nata da pochi anni, e ciò che è riuscita a fare in così poco tempo è davvero ammirevole” ci ha ribadito senza alcun tentennamento “Ogni anno sta crescendo sempre di più, quindi secondo me è solo questione di tempo. Noi faremo il massimo per riuscire a salire di categoria”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here