Concluso il primo weekend di campionato tra conferme e qualche sorpresa, ciò che sicuramente non è passato inosservato è la ricomparsa del pubblico negli stadi. In tutti gli impianti da nord a sud siamo tornati a sentire il tifo sugli spalti, che ha donato alle calciatrici quell’emozione di poter di nuovo gioire insieme alla propria gente dopo un goal. Anche Alessandro Pistolesi, mister del Napoli Femminile, si è espresso a riguardo ai microfoni della società al termine del match contro l’Inter:
È stata una sensazione davvero molto bella girarsi e vedere il pubblico sugli spalti, sentirlo e sentire anche i tifosi avversari. Ci mancava”.

Nell’intervista post partita il mister delle azzurre ha manifestato un po’ di rammarico, ma ha anche ammesso come la formazione guidata da Rita Guarino sia stata più incisiva e preparata: “Abbiamo denunciato un limite fisico di condizione che l’Inter non ha denunciato. Onestamente le neroazzurre hanno meritato, e se non avessero segnato nel primo tempo avrebbero potuto segnarli tranquillamente nel secondo tempo i 3 goal che poi hanno sancito il risultato finale”.

Come è solito fare, Pistolesi non butta via tutto della prestazione a Cercola. Nonostante il risultato, le trame di gioco viste fanno ben sperare, soprattutto per quello che è successo nel primo tempo, quando con Erzen e Goldoni si è sfiorato il vantaggio prima di subire le 3 reti e la superiorità interista. “Dobbiamo ripartire da quei 40 minuti, perché lì si è vista l’idea di squadra che abbiamo – ha continuato il tecnico –  e che possiamo rendere ancora più forte con l’arrivo di una prima punta vera”. Il mister è infatti in attesa di recuperare delle pedine importanti per il suo gioco, tra le quali proprio la bomber greca Deppy Chatzinikolau, leader dell’attacco napoletano.

Quello che conta, per ora, è lasciare che le ragazze trovino sintonia fra loro formando un vero e proprio gruppo capace di superare le normali difficoltà esistenti in un gruppo quasi totalmente nuovo:
Non dobbiamo o portare ansia alla squadra, ma lasciarla lavorare tranquillamente perché può crescere e fare un campionato degno senza soffrire le pene della scorsa stagione. Sono 20 ragazze che lavorano insieme solo da un mese, ci vuole del tempo per formare una squadra”.