Non capita tutti i giorni di tornare con il bottino pieno da una delle trasferte più difficili della stagione. La Roma è e resta la quarta forza del campionato, una squadra costruita in estate per essere appena dietro le primissime della classe, che sta rispettando al 100% le aspettative d’inizio stagione. Temibile in avanti con Serturini a sinistra e Bonfantini a destra, due furie scatenate, pronte ad imboccare Martina Piemonte, ma non da meno nella batteria d’appoggio, con la svizzera Bernauer e le giovani, ma ormai veterane del nostro campionato, Simonetti e Greggi, linfa del futuro azzurro della nostra nazionale. La sconfitta delle nerazzurre nella gara d’andata in quel di Mozzanica non era frutto del caso, ma del confronto tra la realtà bergamasca, ancora in cerca del miglior assetto e di quella giallorossa che stava per esplodere in tutta la sua forza. Questa premessa da sola basta per spiegare quanto sia giusto e doveroso celebrare un risultato così rotondo e del tutto meritato come quello di domenica, maturato oltretutto tra le mura della Capitale. Ha vinto la squadra che più ha mostrato la voglia di vincere e che ha saputo interpretare tatticamente la gara alla perfezione.

Il fotogramma più emblematico è forse l’azione del primo goal, dove un’indemoniata Andrea Scarpellini è andata in pressione sul difensore, le ha letteralmente strappato la palla dai piedi, prima di darla a Martinovic che non poteva sbagliare.  Proprio alla nostra “Venere del Botticelli”, abbiamo chiesto di raccontarci l’emozione di questa impresa: “Avevamo preparato la gara dal punto di vista tattico con la massima attenzione durante gli allenamenti di questa settimana e in campo siamo andate concentrate, riuscendo ad interpretare la partita in maniera corretta. E’ andato tutto bene, alla perfezione.” Le fatiche di una lunga trasferta, organizzata in poco tempo a causa dello spostamento della gara da sabato a domenica e pertanto tramutatasi in un miniritiro durato l’intero weekend, non solo non hanno intaccato lo spirito delle nerazzurre, ma al contrario ne hanno rafforzato la scorza e la stessa Andrea conferma che lo stare insieme ha rinsaldato il gruppo: “Il programma era partire venerdì, giocare sabato e rientrare, ma lo slittamento della partita ha costretto la società a rifare tutto. Alla fine stare insieme per tre giorni ha rafforzato ancora di più il gruppo e ci ha permesso di dare il massimo in campo. Credo di non aver mai corso tanto! I risultati come quello di domenica ripagano noi e la società di tutti i sacrifici che abbiamo fatto durante la stagione.”

Photo Credit: Atalanta Mozzanica