Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nel corso della stagione 2024/2025 si è spezzato l’incantesimo di Alessandro Spugna, che ha portato la Roma sul tetto d’Italia per due anni consecutivi mettendo fine allo strapotere della Juventus, a sua volta l’artefice della rottura: la magia è tornata a Torino e al “Tre Fontane” di Roma sono rimaste le briciole e non pochi rimpianti.
Considerati gli ultimi due anni, la qualificazione alla prossima Champions League da parte delle giallorosse conquistata all’ultima giornata contro una Fiorentina affaticata e una successiva finale di Coppa Italia persa con un poker a senso unico non può che vedersi come l’emblema di un’annata difficile sotto tutti i punti di vista. La stagione, però, era cominciata bene…

18 settembre 2024, Secondo turno di Women’s Champions League: dopo una vittoriosa spedizione nell’amichevole contro l’Athletic Bilbao, la Roma affronta le svizzere del Servette nella partita d’andata tra le mura di casa. Dopo il vantaggio giallorosso a cura di Minami è quasi immediata la risposta delle ospiti, che reggono fino all’ultimo quarto, dove la doppietta di Viens la chiude e apre invece a una qualificazione più agevole. Anche quello di ritorno si conclude con un netto risultato a favore della Roma, che stravince con un roboante 7 a 2, un bel biglietto da visita. La magia, però, si sta incrinando.

2 a 2 nel derby contro la Lazio (sofferto fino al recupero), 1 a 1 in casa contro il Sassuolo, poi la vittoria in trasferta contro il Como a risollevare il morale, un 3 a 1 importante che le giallorosse ripetono contro il Napoli, per poi frenare sull’1 a 1 sbattendo contro l’Inter. La vittoria di misura per 1 a 0 sul Wolfsburg in Champions League è un modo per riscattarsi, ma il 2 a 1 incassato davanti ai tifosi bianconeri dell’Allianz Stadium è il match che fotografa la stagione: le occasioni si creano, si arriva bene davanti alla porta avversaria, ma la concretezza e la lucidità vengono meno proprio quando servono di più. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso: troppi punti persi per strada a inizio stagione, troppa la fatica a ingranare, troppo poche le idee della squadra una volta sul rettangolo verde.

Seguono poi importanti vittorie, tra cui quella tennistica contro il Galatasaray in Champions, ma c’è un altro problema: la Juve e l’Inter vanno forte e non commettono passi falsi. La Roma, invece, concede troppo: è proprio dopo la vittoria contro l’Inter nella Poule Scudetto che si incrina tutto, perché la Juve si avvicina sempre di più al titolo e l’Inter non concede un centimetro, anzi, rosicchia tutto quello che può per stabilizzare il proprio secondo posto. Troppo il distacco nei punti e nelle prestazioni, ed è un duello a muso duro contro la Fiorentina che termina con la qualificazione in Champions decisa dalla capitana e capocannoniera della squadra Manuela Giugliano.

Cosa manca? La grinta, la fame, la voglia di vincere, il desiderio di fare bene e di non farsi mettere i piedi in testa delle stagioni precedenti, come anche la capacità di trarre ispirazione dalle più piccole occasioni per diventare aggressive e imbattibili sembrano essere svaniti, un lontano ricordo. E di lontani ricordi non può vivere una lupa (ormai ferita) che ha conosciuto il sapore della vittoria.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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