L’Atalanta Mozzanica conquista gli ultimi tre punti a disposizione del campionato contro un buon Chievo Verona, concludendo il suo percorso nel torneo con il quinto posto assoluto. Una splendida e calda giornata di sole è la giusta cornice per l’ultimo atto della stagione per nerazzurre e scaligere. Mister Garavaglia opta per Piacezzi e e Ledri centrali di difesa e Scarpellini in mediana. Mendes parte dal primo minuto nel tridente con Pirone e Baldi. Sul fronte veronese Diego Zuccher è costretto a rinunciare a Valentina Boni e schiera un 4-3-3 con Solow, Benincaso e Fuselli punte.

Le prime ad affacciarsi nell’area avversaria sono le bergamasche: Piacezzi al 9′ tenta la difficile sforbiciata volante senza però trovare il bersaglio grosso, mentre poco più tardi la stessa n. 5 nerazzurra serve un bel filtrante per Mendes che sgroppa verso l’area veneta, ma in extremis viene recuperata da Salamon. I rimi sono buoni, ma le emozioni scarseggiano, almeno fino al 23′ quando le ospiti trovano la rete del vantaggio: Mascanzoni riceve da Riboldi, si accentra indisturbata e spara un missile che si infila sotto l’incrocio alla sinistra dell’incolpevole Thalmann. Il goal subito scuote le padrone di casa che provano a reagire immediatamente. Pirone al 25’fa tutto da sola, ma la sua conclusione è sopra la traversa. Poco dopo Alboghetti va al cross dalla destra, Mendes tenta la deviazione di prima col piattone, ma il tiro è debole e facile preda di Gritti. Le locali spingono e al 32′ ottengono il meritato pareggio: Valeria Pirone va al traversone, Mendes stacca e incorna alla perfezione dalla parte opposta.  Nel finale le nerazzurre vanno ancora vicine al goal: Ledri lancia lungo per Pirone che al volo fa partire una conclusione potente e precisa, ma l’ex Gritti compie un balzo felino e respinge la sfera.

Ad inizio ripresa entrambe le panchine rimescolano le carte in tavola. Diego Zuccher toglie Salamon e Benincaso ed inserisce Coppola e Varriale. Mister Garavaglia sostituisce invece Baldi con Giulia Rizzon e sposta Ledri sulla mediana. Le bergamasche partono forte e dopo neanche un giro di lancette costruiscono una pregevole  occasione in area ospite, con assist finale di Mendes per la botta dal limite di Alborghetti che sorvola la traversa. Neanche il tempo ti rimettere dal fondo che l’attaccante iberica delle locali si conquista un calcio di rigore per fallo di mano di Solow in piena area. Dal dischetto Alborghetti aggiusta il mirino, ma Alessia Gritti mantiene fede alla sua fama di pararigori e respinge, sul pallone si avventa ancora la n. 8 nerazzurra, ma il portiere ex Mozzanica scheggia la sfera a sufficienza per ostacolare la conclusione dell’avversaria che termina sul fondo. Mister Garavaglia non vuole accontentarsi del pari e manda in campo Pellegrinelli per Scarpellini. Ciò nonostante le venete costruiscono una tripla occasione poco prima del quarto d’ora: dalla bandierina Coppola fa spiovere sulla testa di Faccioli, Thalmann, con l’aiuto della traversa, compie un primo intervento, sul proseguimento dell’azione Sardu serve a destra Coppola che calcia a botta sicura, ma l’estrema locale risponde alla grande, sulla respinta però Mascanzoni si avventa di testa, ma Piacezzi si sostituisce all’elvetica e salva la propria porta, infine la sfera giunge a Tombola che calcia alle stelle. Il tecnico delle locali si gioca anche la carta Monterubbiano che subentra a Mendes. La manovra bergamasca acquisisce da subito più brillantezza. Al 24′ Puma Alborghetti, con una botta da fuori, chiama Gritti all’intervento in due tempi. E’ il preludio al vantaggio nerazzurro: un minuto dopo Monterubbiano va al cross, Pirone si avventa sulla sfera e la tocca quel tanto che basta per anticipare Gritti e trovare la sua decima rete in campionato. Monterubbiano, già decisiva con Brescia e Ravenna, mette ancora il suo sigillo personale due soli minuti più tardi: Pirone le restituisce il favore fornendo l’assist che Grisù raccoglie e trasforma nella palla infuocata che incendia l’angolo opposto, calando così il tris. L’ex Jesina potrebbe mettere il poker sul tavolo al 37′ quando, raccolto il servizio di Alborghetti, ha un primo infelice controllo, ma riesce comunque a calciare al volo da pochi passi, mancando però la porta difesa da Gritti. Le emozioni sono tutt’altro che finite però, poiché a 5′ dal termine Carradore trova il filtrante per Fuselli che può facilmente superare Thalmann da due passi. Le bergamasche vanno in difficoltà e rischiano al 44′: Faccioli ruba palla a Piacezzi, ma cerca l’impossibile e spreca una ghiotta occasione per pareggiare. Gaelle Thalmann è costretta all’ultimo tuffo nell’angolo a tempo scaduto, per salvare la porta dalla conclusione dal limite di Mascanzoni e su quest’ultima occasione ospite il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità e del campionato di Atalanta e Chievo.

Quinto posto finale a 42 punti, uno solo in meno rispetto a Tavagnacco e Fiorentina terze. Un buonissimo risultato che stampa un bel sorriso sul volto della presidentessa Sarsilli e dei tifosi nerazzurri, un ottimistico viatico per le stagioni a venire.

ATALANTA MOZZANICA – CHIEVO VR-3-2

Reti: Deb. Mascanzoni (CV) al 23′, Mendes (AM) al 32′ p.t.; Pirone (AM) al 25′, Monterubbiano (AM) al 27′ e Fuselli (CV) al 40′ s.t.

Atalanta (4-3-3): THALMANN; RIZZA, PIACEZZI, LEDRI, MOTTA; STRACCHI, SCARPELLINI (dal 9′ s.t. PELLEGRINELLI), ALBORGHETTI; BALDI (dal 1′ s.t. RIZZON), MENDES (dal 14′ s.t. MONTERUBBIANO), PIRONE. All. Elio Garavaglia. A disposizione: Salvi, Re, Fusar Poli, Monterubbiano, Pellegrinelli, Rizzon.

Chievo VR (4-3-3): GRITTI; FACCIOLI, SALAMON (dal 1′ s.t. VARRIALE), BISSOLI, RIBOLDI; TOMBOLA (dal 25′ s.t. CARRADORE), Deb. MASCANZONI, SARDU; SOLOW, BENINCASO (dal 1′ s.t. COPPOLA), FUSELLI. All. Diego Zuccher. A disposizione: Meleddu, Carradore, Zamarra, Coppola, Montecucco, Varriale, Boni.

Arbitro: Deborah Bianchi di Prato; assistenti: Taccone e Rea di Brescia.
Note: Giornata calda leggermente ventilata. Presenti circa  300 spettatori. Recupero 1’+2′. Ammonita: Faccioli (CV) 35′ pt. Al 3′ s.t. Gritti (CV) para un calcio di rigore ad Alborghetti (AM).

Credit Photo: Maria Gatti