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La norvegese Emma Stølen Godø è ufficialmente il nuovo rinforzo per il centrocampo della Juventus Women. Un innesto per questo reparto era la pedina che tifose e tifosi si sarebbero sicuramente aspettati, visto quanto accaduto nell’ultima settimana, ma la calciatrice non era forse una delle piste più calde di cui si fosse a conoscenza.

Arrivata a Torino, ha subito speso alcune parole sul suo approdo alla Juventus Women, in uno stato diverso e il tutto avvenuto nel giro di poco tempo: tra le sue visite mediche e la firma sono infatti passate davvero poche ore: «Sono molto felice in questo momento, è un grande giorno per me. È successo tutto così velocemente e ora sono qui, in Italia, alla Juventus. Questo è il calcio e ora voglio godermi il mio tempo qui. Sono emozionata perché è un’avventura totalmente nuova per me. Ho sempre sognato di giocare all’estero, in Europa, ma fuori dalla Norvegia. Non vedo l’ora di iniziare», la calciatrice sembra dunque pronta a dare il suo contributo alla squadra già nell’immediato.

Emma Stølen Godø non è del tutto nuova alla Juventus, anche se in maniera indiretta, visto che ha affrontato le bianconere ben due volte nel 2024 nei gironi di Champions League, perciò ha già potuto constatare con i suoi occhi, ancor prima di firmare il contratto, che tipo di gioco e di squadra è quella piemontese: «La squadra mi ha dato l’impressione di essere molto forte. Ho notato che il loro modo di giocare è diverso rispetto a quello a cui ero abituata in Norvegia, ma l’ho trovato molto interessante. Ricordo che il Valerenga ha giocato molto bene in casa, ma è stato più difficile quando è venuto a Biella. Nella mia nuova squadra ci sono tante ottime giocatrici», ha dichiarato facendo riferimento al doppio incontro, due successi per la Juventus, i 6 punti che è riuscita a racimolare in Champions sono infatti frutto delle vittorie contro le norvegesi.

La futura numero 17, che proviene da una piccola isola sulla costa occidentale della Norvegia, è approdata al Valerenga la scorsa stagione, e ha prima vestito le maglie di diverse squadre norvegesi, tra cui il Molde, nella serie cadetta norvegese, il Lyn Oslo e l’LSK Kvinner, la formazione che le ha permesso di farsi notare dal Valerenga e di arrivare, dunque, a portarsi a casa lo “scudetto” norvegese. Un buon biglietto da visita, dunque, visto che ha già maturato buone esperienze e ha nelle gambe l’esperienza che potrebbe essere un valore aggiunto per la squadra, pur essendo ancora molto giovane.

Un biglietto da visita ancora più interessante è il racconto che la calciatrice ha fatto di sé, mettendo in luce quelli che ritiene i suoi punti forti, facendo ben sperare: «Sono una centrocampista, ma posso ricoprire anche ruoli più offensivi. Principalmente, però, gioco a centrocampo. Sono una giocatrice fisica, cerco di anticipare le avversarie e quando ho il pallone tra i piedi mi piace creare azioni in avanti. Mi sento a mio agio anche nei duelli individuali e mi piace essere aggressiva per recuperare il possesso».

Godø arriva da una squadra, il Valerenga, che in Norvegia ha sempre perseguito la vittoria, e crede dunque di potersi ambientare in fretta anche per via di questa fame e di questa grinta che ha percepito da esterna alla squadra e che fanno parte del DNA della Juventus, un qualcosa che lei stessa porta con sé da lontano e che ritroverà sul campo: «Vengo da un club vincente, in Norvegia, e mi unisco a un club come la Juventus che ha la vittoria nel suo DNA. Quindi, ovviamente, sono qui per aiutare il Club a raggiungere questi obiettivi. Voglio vincere trofei qui in Italia e migliorare e crescere come giocatrice. Ho la sensazione che la Juventus possa portarmi a un altro livello».

Ritrovarsi da soli all’estero non è affatto facile ma, per fortuna, Emma Stølen Godø può approfittare della presenza di un’altra calciatrice norvegese che, come lei, sta muovendo i suoi primi passi nel campionato italiano e sta lentamente prendendo le misure: Mathilde Harviken, arrivata anche lei in questa finestra di mercato. La presenza di un “fuoco amico” sarà un incentivo per ambientarsi al meglio e faciliterà sicuramente il suo lavoro: «Quando ho saputo dell’interessamento della Juventus ho chiamato Mathilde (Harviken) per chiederle come si stesse ambientando. Era arrivata in Italia da poche settimane, ma sicuramente è stato utile confrontarmi con lei. Sono contenta che sia qui perché renderà il tutto un po’ più facile per me».

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.