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Un clima internazionale quello che si respira attualmente a Liverpool, sito in cui le juventine sono già sbarcate in attesa della attesissima disputa amichevole di domani contro l’Everton.

Un altro prezioso confronto che andrà a svelare lo status di preparazione della squadra e fungerà da ulteriore banco di prova in vista della nuova stagione; a tal proposito la voce del tecnico Massimiliano Canzi non si è fatta attendere. Quest’ultimo, a poche ore, dalla gara, si è infatti espresso così: “Partite come queste sono particolarmente propedeutiche a quelle che saranno le sfide in Champions League, così come quella con l’Inter di qualche settimana fa era utile per il campionato. Il Club ha chiaro questo concetto, e ogni anno abbiamo la fortuna di fare amichevoli di grande livello.

Ci è utile confrontarci con una squadra europea, contro cui non giochiamo spesso, in uno stadio bello, con tanta gente, è un motivo di grande entusiasmo. È utile sotto l’aspetto tattico e tecnico, è uno step importante nella preparazione atletica e una bella occasione di inserimento delle nuove giocatrici”.

Dominare il campo? È importante, ma in questa fase cruciale è bene tener conto dello stato fisico d’insieme, aspetto che la figura in panchina ha evidenziato attraverso le parole che seguono: “Ci stiamo avvicinando alla nostra condizione ottimale, che dovrà arrivare per l’inizio del campionato. Speriamo di meritarci anche la qualificazione alla Final Four di Serie A Women’s Cup, e anche in questo caso dovremo essere al top di condizione”.

L’appuntamento è per le 15. Intanto il club opposto ha presentato la Juventus come una delle squadre più temibili della scena femminile, chissà chi la spunterà sul verde del Goodison Park!

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.