Photo Credit: Marco Montrone

Il Sassuolo si sta avvicinando, a grandi falcate, al suo sesto esordio stagionale in Serie A, affrontando in casa la Sampdoria. La squadra è stata completamente rivoluzionata, ma a dare l’amalgama giusta al gruppo sarà Gianpiero Piovani, il quale si siederà per il quinto anno consecutivo sulla panchina neroverde. La nostra Redazione ha raggiunto mister Piovani per risponderci ad alcune domande.

Gianpiero da cinque anni sei allenatore del Sassuolo. Cosa ti ha convinto a rimanere in questa società?
«Dopo che il Brescia ha ceduto, nel 2018, il titolo sportivo al Milan, mi hanno cercato due squadre, tra queste vi è il Sassuolo, e ho scelto di venire qui, perché è una società solida e in crescita. Mi ha entusiasmato sin da subito il progetto, permettendomi di lavorare con le giovani. Se sono qui da cinque anni vuol dire che ho lasciato una bella impronta. Sono orgoglioso e molto motivato di quello che abbiamo fatto e di quello che faremo insieme ancora».

Nella nuova stagione che sta per iniziare c’è un gruppo che è stato in gran parte rinnovato. Su quali aspetti hai lavorato in queste settimane?
«Abbiamo ceduto dodici giocatrici, di cui almeno sette erano titolari, e sono arrivate all’incirca quattordici calciatrici. Ho avuto la fortuna di tenere Filangeri, Dongus, Philtjens e Clelland, ma conto di avere il recupero di Orsi e Tomaselli. Ho chiesto alle ragazze sin da subito grande attenzione, perché affronteremo un campionato difficile rispetto agli scorsi anni, non solo perché è diventato professionistico, ma dal fatto che il livello si è alzato. Basti vedere gli acquisti che ha fatto la Roma, la Juventus, il Milan e l’Inter. Quindi dobbiamo essere pronte per centrare la salvezza, ed essere brave ad essere nella parte sinistra della classifica. Io e il nostro staff faremo di tutto per esprimere alle ragazze tutto il loro talento».

Il Sassuolo sceso in campo nell’amichevole contro il Bayern Monaco (Photo Credit: Marco Montrone)

La squadra come ha risposto dopo la preparazione precampionato?
«In questo momento le ragazze stanno lavorando bene. Abbiamo avuto cinque amichevoli, di cui quattro vittorie e una sconfitta contro il Bayern. Sono fiducioso per il prosieguo. L’unica cosa che ci manca è avere una punta che ci permetta di far salire la squadra».

La Serie A sta per iniziare, e domenica il Sassuolo ospiterà la Sampdoria. Quali possono essere i temi di questa partita?
«La Sampdoria, bene o male, ha tenuto il gruppo dello scorso anno, con innesti importanti, come Cedeno, una delle poche ad aver segnato per il Verona nella stagione precedente, la francese Gago, che è molto talentuosa e veloce, dietro hanno presto Pettenuzzo e Oliviero, con quest’ultima che era con me al primo anno al Sassuolo. Le ragazze devono essere brave e cambiare, nel corso della partita, quello che abbiamo provato, perché ti trovi un avversario diverso rispetto a quello dello scorso anno».

Ti piace il nuovo format della Serie A di quest’anno?
«Assolutamente sì, perché tiene vivo sia nella parte alta che in quella bassa: spero di essere nella poule scudetto, ma dovremo avere una mentalità molto forte. Mi auguro, però, che in futuro in Serie A non ci siano solo dieci squadre, ma che possano aumentare».

Secondo te chi saranno le favorite alla vittoria finale?
«La Juve rimane la squadra da battere, però credo che sia il Milan che la Roma abbiano investito parecchio, poi ha lavorato molto bene la Fiorentina, e anche l’Inter, dopo gli ultimi acquisti fatti, ha dato un’accelerata importante».

Gianpiero Piovani quando era nella stagione 2017/18 allenatore del Brescia Calcio Femminile (Photo Credit: Elia Soregaroli)

Tu hai allenato il Brescia, e le biancoblù quest’anno disputeranno la terza stagione in Serie B. Credi che questo sia l’anno buono delle Leonesse?
«A Brescia devo molto, e per questo ringrazio Beppe Cesari e Cristian Peri. Due persone fondamentali per il percorso di crescita nel femminile. Mi auguro che il Brescia quest’anno possa fare bene, anche se in Serie B ci saranno tante squadre che possono vincere un campionato che sarà davvero tosto, come Napoli, Verona, Cesena e Cittadella».

Il professionismo ha dato una nuova marcia alla crescita del calcio femminile italiano?
«Ce lo auguriamo tutti. Mi auguro che le calciatrici siano professioniste per sempre. Se lo meritano. Spero inoltre che, nei prossimi anni, ci sia ancora più attenzione nel calcio femminile e di venire a vederlo. Questo si è già notato, grazie all’ingresso di società come Juve, Roma o Milan, come avevamo noi a Brescia, che aveva un bel seguito, e ciò è stato d’insegnamento alle squadre che sono entrate in questo mondo. Poi spero che, a livello europeo, si possa anche organizzare una seconda competizione. Spero la facciano in fretta, perché solo così possiamo far crescere il calcio femminile».

Però il nostro movimento, alla luce di un Europeo che si è rivelato amaro per noi, deve rialzarsi immediatamente.
«Il calcio italiano ha visto innalzarsi il livello, grazie anche all’arrivo delle straniere che hanno portato professionalità e hanno aiutato le nostre a crescere. Certo, parlando dell’Europeo, questo torneo è più difficile rispetto al Mondiale, perché ci sono nazioni come Spagna, Francia, Islanda e Belgio, squadre che sono attrezzate, rispetto a noi, a livello fisico e tecnico».

Cosa vuoi dire alle tue ragazze in vista dell’imminente debutto in Serie A?
«Sono fiducioso e lavoro sempre per ottenere delle cose positive. Credo che il materiale umano che mi è stato messo a disposizione sia molto importante per fare bene. Abbiamo un gruppo solido, ma siamo anche una famiglia, che è la filosofia del Sassuolo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Sassuolo e Gianpiero Piovani per la disponibilità.

Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.