Milan-Sassuolo, valida per la 7° giornata di campionato, è terminata con il punteggio di 2-2. Le padrone di casa avevano bisogno di riscattare la sconfitta contro il Como, arrivata ancora una volta nei minuti finali, per provare a dare una sterzata alla propria classifica, in una stagione fino ad adesso abbastanza altalenante; le ospiti sono state la prima squadra a perdere contro la Ternana, neopromossa, in questa stagione, e guadagnare i 3 punti oggi sarebbe stato fondamentale per riallontanare l’ultimo posto che significa retrocessione in Serie B. Alla fine è dunque 1 punto a testa che giova più al Sassuolo che al Milan, considerato soprattutto il doppio vantaggio delle meneghine.
La prima frazione di gioco ha visto le ragazze di Suzanne Bakker tenere in mano il pallino del gioco mentre le neroverdi hanno atteso compatte le manovre offensive rossonere, senza scomporsi e concedendo poche occasioni al Milan, la più ghiotta allo scadere quando Giorgia Arrigoni, oggi schierata da terzino sinistro, ha incrociato con il mancino trovando però la pronta opposizione di Solene Durand, anche se il gol non sarebbe valso per un precedente intervento falloso di Chantè Dompig. Il primo tempo termina dunque con uno 0-0 con poche emozioni e con un ritmo abbastanza basso che ha permesso alla compagine di Alessandro Spugna di mantenere l’equilibrio senza troppe difficoltà.
Il parziale cambia immediatamente ad inizio ripresa; la mossa di Bakker, fuori il capitano Christy Grimshaw e dentro Park Soo-Jeong che, prima di questa partita, aveva collezionato solo tre minuti con la maglia del Diavolo, paga: Valentina Cernoia fa partire lo spiovente da sinistra e la classe 2004 trova il colpo di testa vincente sbloccando la partita, al 48°, e diventando la prima sudcoreana a segnare con il Diavolo. Il Milan ha tutt’altro piglio e, subito dopo una ghiotta occasione per il pareggio neroverde, la solita Evelyn Ijeh firma il raddoppio nel corso del 55°: raccoglie il secondo assist del pomeriggio di Cernoia e incrocia con il mancino per il 2-0. La seconda frazione di gioco sembra regalare molte più emozioni rispetto alla prima e la rete della svedese classe 2001 sembra chiudere la partita ma al 58° c’è un’altra sliding doors dato che Dompig, allungandosi il pallone, entra in modo scomposto con il piede a martello e viene quindi espulsa, costringendo le sue compagne a giocare in 10 per più di mezz’ora. Ecco che allora il Sassuolo alza i giri del motore e dopo un paio di chance per accorciare è il capitano delle neroverdi, Lana Clelland, a prendere per mano le sue ed elettrizzare la partita: scambio corto da corner e conclusione da fuori area a giro che bacia la traversa e si insacca alla spalle di Laura Giuliani: 2-1 al 73° e match totalmente riaperto. Negli ultimi minuti le ospiti bussano più volte alla porta del Milan, compreso un palo che ha tolto il fiato a tutto il mondo milanista, fino al pareggio tanto agognato che arriva al 96° con l’ex Daniela Sabatino, 40enne, che spizza il cross da punizione di Clelland e ripresenta i continui fantasmi alla squadra di Bakker che perde gli ennesimi punti della stagione durante l’extra time.
Il Diavolo cade ancora negli stessi errori di sempre e butta via altri 3 punti che sarebbero valsi il quarto posto a -1 dalla zona Champions League, certo la distanza dal terzo posto è di soli 3 punti ma il fatto che la squadra di Bakker continui a buttare le partite durante i minuti di recupero è un campanello d’allarme che deve far riflettere il mondo milanista. Dall’altra parte il Sassuolo riesce a recuperare un match che al decimo del secondo tempo sembrava finito, è un punto meritato arrivato con caparbietà e spirito di sacrificio e che permette alle neroverdi di rispondere al pareggio della Ternana contro il Parma e mantenere la zona retrocessione a -2.






