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Le Juventus Women hanno piegato 3 a 0 il Napoli in trasferta a Cercola. Dopo un inizio di gara in favore delle azzurre, la Juventus è uscita dal pressing alto e ha trovato il goal che ha poi cambiato la partita, su un calcio di rigore provocato da un tocco di mano in area e trasformato, d’esperienza, da Cristiana Girelli.
A tal proposito, l’allenatore delle bianconere Massimiliano Canzi ha cominciato la sua conferenza post-partita attraverso i canali ufficiali del Club analizzando il ruolo chiave dell’episodio sul match: il fatto che la partita sia stata sbloccata proprio grazie a quel rigore a favore, secondo Canzi, è stato un aiuto soprattutto mentale che ha, a tutti gli effetti, indirizzato la partita nel verso giusto, in discesa per le bianconere. Non sembrava poi così scontato, considerato l’avvio di gara sprizzante da parte delle partenopee, che hanno creato alcune insidie per la difesa delle ospiti proprio nei primi giri d’orologio.

Mister Canzi ha inoltre fatto i complimenti alle sue ragazze, autrici di prestazioni sempre convincenti e capaci di non trascurare nessun aspetto della loro gara, qualunque sia l’avversario che affrontano, perché la Juventus Women è una squadra che lavora sodo per raggiungere gli obiettivi e dare continuità al gioco, e che cerca di dare il giusto peso a ogni impegno, senza sottovalutare nessuna partita. Il tecnico ha anche rimarcato il lavoro della Società nel costruire una rosa competitiva in ogni reparto.

In quanto al campionato e alla corsa verso la poule scudetto, l’allenatore bianconero ha ribadito che è prematuro fare previsioni, e che un aspetto determinante di qui alla fine sarà la continuità nel fare risultato, perché il campionato è ancora del tutto aperto e molte squadre se lo contendono e se lo contenderanno: “Non credo che ci siano già avversarie da considerare fuori gioco, vincerà chi sarà più continuo”.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.