La partita chiave: il derby d’Italia tra la capolista Juventus e l’ Inter è giunto nella 18° di campionato, quando la squadra di Joe Montemurro ha soli due punti di vantaggio dalla diretta inseguitrice, ovvero, la Roma di Alessandro Spugna.

Le nero azzurre di Rita Guarino, sia nell’ andata che nelle due gare di Coppa Italia di quest’anno hanno sempre evidenziato un buon calcio, ritmico e compatto, mettendo in difficoltà la capolista.

L’obbiettivo per la Juventus è la vittoria, per poi mettere testa e cuore a Lione per il ritorno di Champions, e per portare a casa i tre punti Joe schiera il modulo titolare con il 4-3-3 che ha prodotto 41 reti e solamente 9 incassate, mentre per l’ Inter questa gara è fondamentale per giocarsi ancora la possibilità di recuperare le zone altre e sopra tutto per non chiudere un campionato in chiaro scuro.

Uniti dagli stessi colori” è il motto che a inizio incontro ha introdotto le calciatrici nel campo di Vinovo per sensibilizzare il difficile momento storico e per la discriminazione nel mondo e per portare un segnale forte dal mondo calcistico italiano e di tutto il movimento femminile che tutti i colori sono un segno di unione tra le razze ed i popoli.

Inizio di partita di studio, tra due formazioni che si studiano e non vogliono colpire per non farsi male, in un calcio veloce e molto tattico. Le bianconere sembrano in avvio mettere molta pressione e con tre tocchi portarsi pericolosamente in area avversaria con un gran lavoro, nelle retrovie, delle avversarie. Barabra Bonansea prima e Valentina Cernoia subito dopo ci provano da fuori, ma nulla di fatto, sull’altro fronte il tiro di Ghoutia Karchoui  sfiora il pallo alla sinistra di Peyraud.

Da una punizione fuori area nasce il vantaggio della Juventus, alla mezz’ora, grazie alla perfetta punizione di Lisa Boattin che calcia nell’angolino basso superando Francesca Durante. L’ Inter cerca di reagire ma il perfetto possesso della gara, con un giro palla dinamico delle bianco-nero, blocca sul nascere ogni proiezione di gioco. Ma dieci minuti più tardi una prodezza di Tatiana Bonetti, che ruba palla dal limite, porta il risultato in parità: sinistro a giro che lascia la numero uno bianconera a guardare la sfera che gira in rete.

Allo scadere di tempo, il lancio di Girelli per Bonansea, vede la calciatrice lanciata in porta per una occasione di vantaggio memorabile mettere la palla alta sulla traversa; e così ai tre fischi del direttore di gioco il risultato parziale resta sul giusto 1 a 1 che lascia tutto aperto per i secondi quarantacinque minuti.

Seconda frazione che riprende con la rete della migliore della giornata: Lisa Boattin, che ricevuta palla al limite dell’area nero-azzurra, lascia partire un missile che s’infila ancora una volta nel sette alla sinistra di Durante. La vecchia signora gestisce il pallone ed il vantaggio con dinamismo e professionalità ma la gara s’infiamma e le undici di Rita non mollano.

La neo entrata Agnese Bonfantini, al suo primo affondo prosegue il suo momento magico dopo la rete in Champions contro il Lione, e sigla il 3 a 1 per la Juve proprio nel momento di massima pressione delle nero-azzurre.

La capolista usa la testa e gambe, dopo i cambi effettuati dal tecnico Montemurro, e gestisce sul campo il doppio vantaggio, anche grazie agli sbagli delle nero azzurre fronte porta, e si porta a casa anche questa gara che la riporta in solitaria in testa alla classifica con sicurezza e “mezza stella sul petto“.

Credit Photo: Paolo Pizzini

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.