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Quel che è certo, è che la Juventus Women disputerà da prima in classifica la Poule Scudetto; quello che non è certo, invece, è come terminerà l’ultima giornata della regular season di Serie A femminile in casa Juventus. Le bianconere affronteranno in trasferta il Milan di Suzanne Bakker a caccia della vittoria per centrare la Poule Scudetto e giocarsela con le “grandi” del campionato, mentre le ospiti dovranno difendere il primato in classifica per affrontare la Poule Scudetto con un po’ meno pressione.

Il tecnico della Juventus Women Massimiliano Canzi ha introdotto la gara alla vigilia, partendo da un breve resoconto di quanto fatto finora in stagione, intensa per i vari fronti da tenere in considerazione durante la settimana: «La stagione è bella, è intensa, non c’è un attimo di tregua, soprattutto per chi come noi ha giocato anche la fase a gironi della Champions. Adesso arriva un momento in cui i punti iniziano a pesare un po’ di più, perché c’è meno possibilità di rimediare, ed è una cosa che vale per noi, ma anche per tutte le altre squadre», ha dichiarato in apertura.

Considerati gli ultimi risultati maturati in campionato, il Milan che si presenterà al fischio d’inizio avrà di certo un atteggiamento diverso rispetto a quello visto nella gara d’andata a Biella, parso invece molto confuso e incapace di creare occasioni da gioco. Facendo dunque affidamento su queste premesse, il tecnico bianconero si è espresso sulla squadra rossonera andando a sottolinearne i miglioramenti e la condizione fisica ottimale: «Ci aspettiamo una squadra che è in grande condizione, che sta facendo molto bene e che gioca un buon calcio: inoltre inseguono un traguardo importante, quindi sarà una partita difficile», ha commentato, perciò la Juventus Women non dovrà sbagliare atteggiamento e approccio alla partita per non rischiare di prenderla sottogamba.

Quanto visto contro il Napoli durante l’ultima partita di Serie A ha deluso le aspettative in quanto, stando ai pronostici, la gara contro le partenopee sembrava già ipotecata dalla Juventus, reduce da una sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio – uscendone comunque con la qualificazione al turno successivo in tasca. A non essere rimasto deluso dalla prestazione della squadra contro il Napoli è proprio lo stesso allenatore, secondo cui è «mancata solamente la finalizzazione: abbiamo tirato in porta tante volte, è stata una partita giocata con il giusto spirito, creando molto; sapevamo che sarebbe stata insidiosa, ma è stata una di quelle giornate che, nel corso di una stagione, semplicemente, capitano. Guardando i dati, se non si sapesse il risultato verrebbe da pensare a un match vinto da una delle due con un paio di gol di scarto: è stata la dimostrazione che, nel calcio, il dato che conta più di tutti è quante volte la palla entra in porta. Succede, a volte a tuo favore, a volte no. La prestazione c’è stata, a differenza della partita di Coppa Italia: semmai, ci portiamo a casa la lezione che giocare bene alle volte non basta.»

L’ultimo tema trattato in conferenza è quello dei nuovi innesti: Harviken, Stølen Godø e Brighton, rispettivamente un difensore e due centrocampiste, nel bel mezzo di un processo di adattamento al campionato italiano che darà presto i suoi frutti: «Le prime ragazze arrivate, Harviken e Brighton, procedono nel loro percorso di adattamento al nostro calcio che, specie se arrivi da oltreoceano, non è cosa scontata. E stanno facendo molto bene. Adesso è arrivata anche Stølen Godø, che conoscevamo avendola affrontata nel Valerenga. Sta procedendo col suo percorso di preparazione fisica, e siamo sicuri ci darà una grande mano.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.