Fosse un film si chiamerebbe “Un esordio nell’esordio”, ma non è cinema, è calcio. In occasione della prima di campionato disputata questo fine settimana dalla Juventus Women, al 73’ inoltrato (in sostituzione a Martina Rosucci) a scendere in campo è stata Lia Wälti.
La calciatrice svizzera (subentrata in bianconero durante gli ultimi step di mercato estivo) ha vissuto un quarto d’ora intenso con le proprie compagne, in difficoltà di fronte al pressing del Sassuolo. Perché si tratta di una giornata da ricordare per la classe ‘93?
Dopo una carriera passata tra il territorio elvetico e l’Inghilterra (oltre 100 le presenze sia in maglia Nazionale che Arsenal) la decisione di mettere nero su bianco per il club di Torino è arrivata “d’istinto” – come riferito dalla stessa al momento del primo intervento ai microfoni della società.
«So cosa significa competere ai massimi livelli e spero, insieme alle mie nuove compagne, di trovare il modo per farlo al massimo sia in Italia che in Europa», aveva poi aggiunto; una dichiarazione ferma quella del contributo juventino che sabato, seppur non performante tra le mura domestiche, ha reso contenti i tifosi della “Vecchia Signora”, consapevoli della caratura di tale profilo.
A proposito di felicità, poi, senz’altro quella individuale, regalata dal richiamo del tecnico Canzi che ha dimostrato di credere in lei per quello che era un debutto in campionato, è stata notevole. Si parla, però, di un profilo che aveva stregato già prima di poggiare lo scarpino sul verde, definito dalla stessa guida bianconera “responsabile, per qualità, personalità ed esperienza, del rafforzamento ulteriore di una rosa già di per sé eccellente”.
Pochi minuti quelli giocati che, per ora, non sono ancora bastati a capirne tutto il potenziale (la svizzera aveva saltato l’intera preparazione col nuovo gruppo per via di un recupero post intervento e, quindi, conseguente raggiungimento di un livello di condizione corretto).
La mediana bianconera, però, è al sicuro. Non resta che attendere i prossimi match per osservare in modo diretto quanto Wälti saprà incidere realmente sul percorso juventino.






