Questa pazza Atalanta ci ha preso gusto a sgambettare la prima della classe. Dopo l’1-1 di Vinovo, al Comunale di Caravaggio le nerazzurre conquistano un altro punto che le consolida ormai nelle posizioni di centro classifica. La gara di sabato ha ricordato per molti versi quella disputata a fine ottobre in terra piemontese, a partire dal rigore fallito da Cernoia, così come Girelli aveva calciato sul palo quello assegnato alla Juventus nella precedente occasione. E’ stato l’episodio chiave della gara. Memore dell’andata, le bianconere si sono innervosite ad ogni minuto che passava e non sono riuscite più a scardinare la difesa nerazzurra, mentre le bergamasche con lo scorrere del cronometro ci hanno creduto sempre di più. Si è rinnovata la sfida nella sfida tra i due strateghi Michele Ardito e Rita Guarino e, per la seconda volta, il meticoloso tecnico milanese ha messo in stallo la ricca scacchiera dell’ex bomber della nazionale.

E’ ovviamente un Ardito soddisfatto quello che si avvicina sorridente al microfono di Mario Merati:”in tutta la settimana la squadra si è preparata molto bene, sapendo che avremmo avuto di fronte un avversario molto forte. Al pronti e via siamo restati in dieci con un rigore contro e mi sono detto “non è giornata”, però in quel momento il pensiero è andato anche alla gara d’andata dove avevamo subito un calcio di rigore nei primi minuti, fallito dalla Juventus e casualmente è successa la stessa cosa e lì abbiamo iniziato a crederci. Abbiamo subito un po’ la loro forza fisica e la loro qualità tecnica, ma col passare dei minuti le ragazze hanno messo in campo tutto quanto avevamo chiesto loro in settimana: cuore, grinta, corsa e sacrificio. A poco a poco siamo uscite dall’area e ci siamo costruite questo meritato pareggio.”

Le intuizioni tattiche dell’allenatore atalantino sono state determinanti: “Avevamo preparato due linee molto vicine per arginare il loro forte attacco, 48 reti non sono un caso. Abbiamo dovuto partire con Scarpellini in difesa che è una centrocampista perché avevamo fuori Vitale e anche Piacezzi, messa in campo subito dopo, che rientrava da un infortunio e ha fatto con noi 2 allenamenti in pratica. Più di così a questa squadra non si poteva chiedere.”

Photo Credit: Atalanta Mozzanica