Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Milan ha iniziato questa nuova stagione con la consapevolezza di poter sedere al tavolo delle più grandi, dato che lo scorso campionato è terminato con la qualificazione alla Poule Scudetto, avvenuta all’ultima giornata grazie al clamoroso scivolone del Como per 4-2 contro il Napoli che ha costretto le lariane alla quarta sconfitta consecutiva e al sesto posto, nonostante la pesantissima sconfitta delle rossonere per 0-6 contro la Juventus. Certo, la Poule Scudetto non ha comunque portato il Diavolo a fare passi avanti rispetto al quinto posto, però gli ha concesso la possibilità di testare la propria crescita, terminando con 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, con 10 punti guadagnati che, sommati ai 25 della Regular Season, hanno portato ad un totale di 35.

Ecco che allora la preparazione per l’annata 2025/2026 è passata anche dal mercato che ha visto la partenza di Emelyn Laurent che ha sposato la causa del Fleury, di Gloria Marinelli che ha lasciato l’Italia per approdare in Svizzera al Servette, di Malgorzata Mesjasz e Nikola Karczewska, entrambe approdate alla Lazio, di Matilde Copetti che ora gioca nel Parma, dell’esperta Nadia Nadim, autrice del gol milanista nel Derby di San Siro (prima e unica sua marcatura), direzione Koge, di Silvia Rubio e di Valery Vigilucci che adesso veste la maglia del Genoa.
Gli innesti sono serviti per rimpolpare una rosa già ben definita e ben amalgamata tra giovani stelline in rampa di lancio e giocatrici molto più esperte: gli acquisti sono stati Milicia Keijzer e Kay-Lee De Sanders entrambe dall’Ajax dove erano state allenate dall’attuale Coach del Milan, Suzanne Bakker, Kayleigh Van Dooren dal Twente, Sandra Estevez Ogalla dal Granada, Soo-Jeong Park, prima calciatrice sudcoreana a vestire la maglia rossonera femminile, dall’Ulsan College e Thea Kyvag dal Kvinner. I colpi in entrata sono stati sia di esperienza che di futuro e nel corso di questi primi mesi ci siamo accorti di quanto siano importanti nell’11 del Diavolo che, come sottolineato dalla stessa allenatrice, ha come obiettivo quello di qualificarsi in Champions League e di provare ad alzare un trofeo.

La prima coppa è però immediatamente scivolata via dalle mani del Milan dato che le prestazioni all’interno della nuova Serie A Women’s Cup non sono state all’altezza: sconfitta casalinga per 0-2 contro il Sassuolo, sconfitta contro la Roma per 1-0 e unica vittoria contro la neopromossa Ternana per 2-1, in rimonta. 1 vittoria e 2 sconfitte che non hanno permesso alle meneghine di passare il girone che è stato totalmente dominato dalla Roma, sconfitta solo in finale dalla solita Juventus. Il debutto in Coppa Italia è invece avvenuto pochi giorni fa, il 21 dicembre, e questo ha invece sorriso al Diavolo che ha sconfitto il Genoa per 2-3, con qualche brivido di troppo considerato il vantaggio per 0-2 poi riequilibrato dal Grifone, staccando il pass per i quarti contro la Fiorentina, già boia delle rossonere nella scorsa edizione.

Il campionato milanista è invece ricco di alti e bassi, quella di Bakker sembra essere la tipica squadra capace di vincere contro tutti e di perdere contro tutti. Il Milan alterna prestazioni da squadra che potrebbe lottare per lo Scudetto a prestazioni nettamente inferiori. Attualmente il Diavolo occupa la settima casella con 4 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte, 17 gol fatti e 18 subiti (seconda peggior difesa del campionato!): equilibrio quasi totale. Nonostante la posizione non sia di alta classifica, il distacco dal terzo posto, ultima posizione valida per la qualificazione alla Champions League occupata dalla Juventus, dista solamente 4 punti, a dimostrazione del fatto che sia un campionato molto equilibrato e che basterebbero poche vittorie in fila per rilanciarsi completamente nella corsa. Ecco, le rossonere hanno dimostrato di essere totalmente incostanti, mai più di due vittorie di fila, mai più di due sconfitte di fila.

Sono due i risultati che spiccano più di tutti all’interno delle 9 giornate: la vittoria per 2-1 contro le Campionesse d’Italia in carica della Juventus, all’Attilio Pavesi di Fiorenzuola d’Arda, casa del Diavolo per quest’anno a causa della ristrutturazione del PUMA House of Football, e la sconfitta per 1-5 nell’ultima giornata nel Derby contro l’Inter, giocato in via eccezionale a Solbiate Arno. Questo è rappresentativo dell’enorme incostanza del Milan.
In casa le ragazze di Suzanne Bakker hanno fatto 10 gol e ne hanno subiti 12 con 2 vittorie, contro Juventus e Lazio, 1 pareggio, contro il Sassuolo e 2 sconfitte, contro Roma e Inter; mentre fuori casa sono 7 le marcature e 6 quelle subite con 2 vittorie, contro Genoa e Napoli, e 2 sconfitte, contro Fiorentina e Como. Anche in questo caso regna il totale equilibrio, probabilmente anche dato dal fatto che in questa stagione le partite in casa siano comunque una sorta di trasferta dato che, come già detto, non si giocano al PUMA House of Football.
I dati realmente preoccupanti, su cui Bakker dovrà lavorare molto, sono le rimonte subite e i gol che la difesa milanista ha concesso oltre al 90’: 6 rimonte subite di cui 3 che hanno portato alla sconfitta (Roma, Fiorentina e Inter), 1 ad un pareggio (Sassuolo) e 2 fortunatamente ininfluenti (Juventus e Genoa in Coppa Italia); 5 gol concessi nei minuti di recupero che hanno tolto 7 punti al Milan (dall’1-1 all’1-2 contro la Roma e dallo 0-0 all’1-0 contro il Como, dal 2-0 al 2-2 contro il Sassuolo e addirittura dal 2-3 al 4-3 contro la Fiorentina, con due reti subite tra il 94’ e il 97’). Dati allarmanti quelli difensivi che il Diavolo ha bisogno di aggiustare per puntare in alto.
La fase offensiva sembra, invece, girare meglio dato che le rossonere sono andate a segno in tutte le partite con la solita Evelyn Ijeh come migliore marcatrice con 4 reti (+1 in Coppa Italia), inseguita da Monica Renzotti e Kayleigh Van Dooren con 3 (+1 in Serie A Women’s Cup).

L’orizzonte rossonero racconta che le prossime sfide saranno la trasferta di Parma e la sfida casalinga contro la Ternana, due match alla portata del Milan che vorrà ripartire con il piede giusto nel 2026 per terminare nel modo migliore il girone di andata e continuare a cullare quel sogno chiamato Champions League, senza dimenticare la sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina.

Daniele Vitarelli
Nato in provincia di Monza e Brianza. Laureato in Storia e studente di Scienze Storiche presso Unimi a Milano, la mia passione principale, però, è sempre stata il calcio. Sono convinto che il calcio femminile possa diventare una realtà concreta in Italia e il mio obiettivo, oltre a migliorare me stesso, è rendermi utile per la crescita di questo movimento.

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