Per un attaccante fare gol non è importante, è essenziale. Non esiste  medicina migliore per liberare la testa e rafforzare l’autostima come il suono del pallone che accarezza la rete, figurasi quando capita tre volte nella stessa partita, in un derby per di più. La tripletta con cui ha messo ko l’Isera è stata il classico toccasana per Chiara Pasqualini, numero nove del Trento che, grazie a questo successo, è ora in vetta alla classifica del Girone B (unico della Serie C in campo domenica) insieme a Venezia e Cortefranca, sebbene quest’ultimo con una gara in meno. 

I primi centri in questo campionato certificano il pieno recupero di una che il gol ce l’ha nel sangue come l’attaccante trentina classe 1994, al secondo anno in maglia gialloblù dopo aver vestito in A quelle di Pink Bari, Südtirol (decisiva per la promozione nella massima serie con 21 reti nella stagione 2014-15) e Tavagnacco. Per Chiara, che ha iniziato a dare i primi calci nelle giovanili miste della Polisportiva Calisio, si tratta della seconda esperienza nella squadra con cui a soli quindici anni debuttò in Serie A2, allora secondo livello del campionato italiano: “Lo scorso anno non è andata proprio benissimo per via di un brutto infortunio alla clavicola che mi ha tenuto ferma per cinque mesi, poi quando stavo per rientrare è arrivato il Covid. Insomma, inizio quest’anno a giocare al Trento e spero di poter fare bene”. 

All’esordio stagionale in Coppa Italia (nell’ultima gara del girone vinta contro il Brixen Obi) sono seguite quattro presenze in campionato, di cui due da titolare. “Anche se abbiamo appena cominciato vedo un campionato impegnativo ed equilibrato, ci sono tante squadre che se la giocheranno fino alla fine – commenta la Pasqualini – Tra queste ci siamo sicuramente anche noi,  stiamo crescendo come gioco e abbiamo un gruppo titolare ampio che ci può permettere di puntare in alto”.

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti