In merito alle notizie circolate nelle scorse settimane riguardanti una presunta fusione con il Riviera di Romagna, la società U.S.D. San Zaccaria tiene a precisare che tale situazione è priva di fondamento nella realtà dei fatti. A tal proposito la società desidera precisare che non vi è stata alcuna fusione tra i due sodalizi, anche perché tutto ciò non sarebbe mai potuto avvenire in tempi così rapidi dal punto di vista federale. L’Unione Sportiva Dilettantistica San Zaccaria continua ad avere una propria matricola e una vita a sé stante rispetto a quella di qualsiasi altra società sportiva.
“Noi siamo sempre il San Zaccaria e basta”, commenta il presidente Rinaldo Macori. “Negli ultimi tempi all’interno dei quadri societari è entrato Dario Fantini, ma è sbagliato pensare che questa sia una fusione come invece è stato scritto su molti organi di informazione interpretando male il nostro primo comunicato”.
In realtà il progetto della società del presidente Rinaldo Macori e del direttore sportivo Fausto Lorenzini abbraccia un orizzonte ben più ampio. “È inutile che ci nascondiamo: siamo l’unica società in Serie A femminile della provincia di Ravenna e più in generale di tutta l’Emilia Romagna. Vogliamo crescere e per farlo non possiamo rimanere chiusi nel nostro piccolo e bell’orticello. Ingrandire i nostri orizzonti è fondamentale e per riuscire a farlo avevamo bisogno di energie e l’ingresso di Dario Fantini tra i quadri dirigenziali va in questa direzione. Lui è un uomo di calcio di grande esperienza e soprattutto è una persona in grado di portare idee e progetti che possono essere sfruttati dalla nostra società in questo percorso di crescita“.
Un percorso che ora prende il nome di “Progetto Ravenna Calcio Femminile” con un obiettivo ben preciso. “Vogliamo crescere e lottare con realtà importanti come Verona, Brescia e Fiorentina. Per ritagliarci questo ruolo abbiamo bisogno di lavorare e di farlo tutti insieme – prosegue Macori – e questo è un primo passo per arrivare nel più breve tempo possibile a dare a tutti i ravennati una squadra di calcio femminile in Serie A che possa regalare a tutti loro il sogno di lottare per uno scudetto che la Romagna calcistica non ha mai avuto il piacere di festeggiare”.