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Nona giornata Poule Scudetto da dimenticare per l’Inter, caduta davanti alla Fiorentina, ora quarta forza di categoria a pari punteggio con le giallorosse.
Uno scontro avvincente, dal difficile pronostico, terminato col risultato di 3-1 a favore delle evidenti incontentabili ospiti.

Seppur anche il primo squillo sia stato viola, dopo appena 8 minuti è la formazione di casa a portarsi avanti: Pavan offre un buono spunto a Santi che non sbaglia e regala alle proprie compagne il vantaggio di 1-0.
Si fa in salita per l’ospite che prova a rispondere prima con Severini e poi con Janogy, senza alcun risultato effettivo.
A mezz’ora inoltrata saranno un tocco “sfiora traversa” ed il destro di Catena ad anticipare il pareggio avversario: utile, qui, la complicità di Janogy che trova il secondo palo ed è Boquete ad approfittarne; sette giri di lancette, è la Fiorentina a rimontare nel pre ritiro.
Il fischio del direttore gara che separa i due tempi manda le due sfidanti negli spogliatoi sull’1-2.

Si riparte. Piovani schiera Merlo per Robustellini. L’attenzione nerazzurra sembra essere massima, visione interrotta dopo il tris sancito dalla Viola: corner letale per le giocatrici casalinghe, fermate da una sterzata della solita Boquete. Tutto da rifare per la squadra capitanata quest’oggi da Santi, in bilico con risultato e pressing.
Pavan prova l’immediata reazione dalla distanza; prontissima, però, Fiskerstrand che para con sicurezza e difende la propria porta; impegnatissimo l’estremo difensore viola negli ultimi frangenti di gara, con una occasionissima per l’accorcio Inter non determinante poiché finita con un tocco della traversa.

Larga anche la conclusione di Tomaselli sul finale a chiudere definitivamente una gara dal sapore amaro.
Ora l’ultimo step all’Allianz Stadium contro la Juventus, già felice per lo scudetto (il sesto in carriera) acquisito.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.