Ecco i temi toccati da Rosalia Pipitone nell’intervista all’interno della trasmissione di Roma TV Women’s Weekly in vista della prima giornata di campionato.

Verso Roma-Milan

“Finalmente scendiamo in campo, siamo prontissime per iniziare questa nuova avventura. Il Milan ha cambiato molto, è una squadra che ha determinati valori e giocatrici, mi aspetto una partita combattuta e tosta, è la prima del campionato quindi sarà un’incognita. Valentina Giacinti è un attaccante temibile, dovremo cercare di contenere la sua velocità cercando di non lasciarla troppo sola in area di rigore”.

L’affetto del Tre Fontane

“Saremo in casa nostra, al Tre Fontane con il popolo giallorosso di cui sentiamo sempre il calore. Con loro abbiamo una forza e un aiuto in più in campo. La partita con il Paris Saint-Germain è stata una tappa fondamentale per poter iniziare il campionato in un certo modo. Queste sono partite che servono a crescere tanto, per cercare di migliorare nei punti deboli e che aiutano ad avere la consapevolezza della propria forza”.

L’inserimento delle nuove arrivate

“Le nostre nuove giocatrici si sono inserite benissimo, si sono amalgamate subito con il gruppo. Per me è una cosa fondamentale essere un gruppo unito e loro sono giocatrici con una qualità molto alta. Camelia Ceasar mi ha colpito molto. A livello umano è una persona splendida, buona e disponibile. A livello calcistico per me un giorno sarà uno dei migliori portieri d’Italia”.

Sull’addio alla Nazionale

“È il mio secondo anno con la Roma e le mie aspettative sono molto alte, anche per questo ho scelto di lasciare la Nazionale, per poter concentrare tutte le mie forze sulla Roma e cercare di arrivare più in alto possibile e vincere qualcosa”.

Il Mondiale

“L’esperienza del Mondiale mi ha lasciato tante cose, si è realizzato un sogno, ho trovato un gruppo e persone con la quale ho condiviso un’esperienza magnifica. Mi ha lasciato la consapevolezza che nella vita nonostante i problemi e le difficoltà può succedere qualcosa di meraviglioso. Mi ha insegnato che non bisogna mai mollare e mai dire mai nella vita. Bisogna ripartire dall’ultima cosa che si è fatta, dalle persone che ci hanno seguito, dai media che ci hanno supportato per tutto il Mondiale, bisogna continuare a lavorare come si è fatto soprattutto negli ultimi due anni”.

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