Prima di campionato dalla cornice giallorossa, al “Tre Fontane” di Roma: le Lupe guidate da Mister Luca Rossettini si sono subito messe in luce contro il Parma neopromosso, che ha però tentato di dire la sua in buona parte di gara. La Roma si è imposta in un 4 a 0 che rappresenta, forse, un passivo troppo alto per quanto prodotto dalle ducali. Il cinismo giallorosso è stato premiato dalle reti di Corelli e Babajide nella prima frazione e da quelle di Giugliano e della ritornata Dragoni nella seconda.
La Roma scalda subito i motori e passa in vantaggio al 9′ con la rete di Corelli su assist di Giugliano: la numero 16 si aggiusta il pallone e centra la rete. Si capovolgono i fronti ed è il Parma a voler emulare la Roma costruendo sulla fascia sinistra, sfiora il pareggio con Rabot, che da due passi fallisce il tap-in vincente. Babajide tenta il raddoppio, bloccata da una provvidenziale Ceasar, decisiva anche su Viens. Berta Bou prova la conclusione “alla Bonansea” di tacco spalle alla porta, che finisce non troppo lontana dai pali di Baldi. In poche parole, il Parma non sta a guardare.
Babajide mette il suo primo sigillo in campionato con un’incornata al 28′, un colpo di testa che arriva nel momento in cui il Parma è maggiormente in partita e si avvicina all’eurogol con il mancino di Estevez Quintero. Si potrebbero utilizzare molti aggettivi per la prima frazione, di sicuro non “noiosa”.
Il Parma si vuole assicurare il pareggio, Pinther continua a proporsi in avanti, ma la Roma non concede un millimetro e allunga ancora: Giugliano mette il suo sigillo sul 3 a 0 della Roma, un destro da fuori area preciso e all’incrocio che spizza Ceasar al 56′.
Viens cede il posto a Dragoni, che torna a calpestare il rettangolo verde dopo il lungo infortunio e va subito in gol: al 73′, dopo un’azione individuale delle sue partendo da metà campo, il suo destro viene accarezzato dai guantoni di Ceasar prima di insaccarsi in rete. Il Parma ci prova fino all’ultimo, però è un monologo giallorosso.
Prova di forza della Roma, che c’è, ed è forte e chiara. Una squadra compatta, reattiva e pronta a costruire sia sulla fascia, sia con cambi di fronte. Dalla prima alla seconda frazione ci sono cambiamenti anche dal punto di vista tattico, la Roma è parsa ancora più in partita e vogliosa di riscattarsi dopo la delusione della finale di Serie A Women’s Cup. Andare a giocarsela in casa del Milan alla seconda di campionato sarà un’altra occasione per continuare il trend positivo. Bene tutte le calciatrici schierate dal tecnico, che può sorridere per il ritorno di Dragoni, un talento che alla prima occasione utile sboccia e non si fa contenere da nessuno.






