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Giulia Dragoni compie oggi diciannove anni. Vista tutta la strada che ha fatto con il pallone tra i piedi e la carriera che ha avuto dalle giovanili fino a oggi, sembra quasi impossibile che una classe 2006 abbia già percorso così tante tappe nella propria vita calcistica.

A 19 anni, Giulia Dragoni ha già vissuto in prima persona il Barcellona, la squadra più forte del mondo, vincendo la Women’s Champions League da prima italiana in assoluto. Lo scorso anno l’attuale giocatrice della Roma – in prestito per un altro anno dalle blaugrana – ha vinto il riconoscimento di Golden Girl indetto dal quotidiano sportivo Tuttosport e assegnato alla giovane calciatrice capace di distinguersi dalla massa per quanto dimostrato in campo.

Il ritorno in Serie A, quella che l’ha coccolata prima di farle spiccare il volo verso La Liga spagnola, non è stato dei più indimenticabili: pochi i minuti in campo nella mediana giallorossa – il primo gol in campionato in casa, al “Tre Fontane” contro la corazzata della Juventus – e, poi, l’infortunio che ha chiuso anzitempo la stagione. Dragoni è stata costretta ad abbandonare l’Europeo, di cui sarebbe stata un’indiscussa convocata, per colpa della rottura del crociato.

Dopo le cure a Barcellona e il destino incerto, alla fine la calciatrice si è ritrovata ancora nella squadra delle Lupe, e dal suo ritorno in campo la sua qualità si è subito messa a disposizione di Mister Luca Rossettini e della squadra. Gol da subito contro il Parma, ancora in gol contro il Napoli, gol altrettanto importante e voluto – con qualche iniziale disappunto di Haavi nel corso dell’azione – nell’ultima di campionato contro l’Inter. I sigilli di Giulia Dragoni sono già tantissimi, se si pensa che il campionato è appena cominciato, e nessuna sembra essere capace di toglierle il pallone dai piedi. Se si pensava che l’utilizzo di Mister Rossettini fosse eccessivamente col contagocce, forse ora si può dare ragione alla scelta di darle tempo per tornare al massimo splendore.

Le candeline che Dragoni ha spento oggi sono soltanto 19, ma sembra che tutta una vita si sia racchiusa in quell’arco temporale che per la maggioranza delle persone coincide con una vita ordinaria, piena di routine noiose e maccheroniche e una ricerca costante di se stessi. Giulia Dragoni ha una routine, quella della calciatrice che si afferma partita dopo partita e che cresce di minuto in minuto, che non si fermerà qui. Serve, però, tempo. Il talento, invece, è cristallino, c’è già.

Tanti auguri di Buon Compleanno, Giulia! Che questo possa essere solo l’inizio di un percorso ancora più bello.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.