Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Quando si parla dei colori bianconeri non si può non citare Rita Guarino. La nota allenatrice, che in passato ha vestito in prima persona la maglia juventina (allora “Juve Piemonte) come calciatrice, si è espressa recentemente sulla prima squadra ora gestita dal tecnico Canzi, dilungandosi su piacevoli aneddoti riguardanti frame di cui è stata diretta testimone: “ricordo ancora tante giovani calciatrici di talento – ha confessato al prestigioso giornale The athletic -. Durante gli anni d’esordio gli obiettivi della società erano già ben chiari e la vittoria dello scudetto è stata formidabile.

Nonostante avessimo avuto poco tempo per la preparazione ed insieme al direttore sportivo Stefano Braghin iniziato con un semplice 4-3-3 su carta, riuscimmo a fare la storia. Quando si entra a far parte di questo club è inevitabile percepire una certa mentalità e volerne scoprire i trascorsi”.

Non solo memoria e nostalgia; nell’inedito racconto di Guarino (sulla panchina del gruppo dalla stagione 2017 alla 2021) a farsi spazio è stato anche il presente che vede proprio la realtà torinese impegnata nella gestione di mercato, una gestione che ha già visto diversi volti storici e non salutare alla volta di nuovo orizzonti ed altri subentrare. A tal proposito la stessa figura ha spiegato: “le ambizioni individuali sono molto importanti. Certo, è bene anche fare esperienza all’estero (soprattutto in prospettiva Nazionale), ma la serie A è cambiata notevolmente.

Poi c’è la Women’s Super League (WSL) e non solo che continua ad attirare sostenitori e giocatrici di alto livello (vedi Sofia Cantore trasferitasi definitivamente al Washington Spirit – NWSL) con investimenti finanziari imponenti; un campionato nato 15 anni fa con la chiara volontà di crescere. Inutile dire che se si ha quantità si può creare qualità!

In Italia? L’evoluzione calcistica è già iniziata, seppur tardi, ma sono sicura che nei prossimi anni saremo molto più competitivi”.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.