Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Rischia di essere uno psicodramma quello che aspetta la Roma all’ultima giornata, dato che sarà impegnata contro la Fiorentina in uno spigoloso scontro diretto per la qualificazione alla prossima Champions League. Tanto, tantissimo amaro in bocca per la squadra di Alessandro Spugna che, nella 4° giornata di ritorno, al Tre Fontane, va avanti 3-0 contro il Milan dando l’illusione di aver congelato la qualificazione ma, dopo le reti di Valentina Giacinti, Manuela Giugliano e Kathrine Kuhl, si fa clamorosamente riprendere dal Diavolo grazie alla rete di Malgorzata Mesjasz e alla doppietta della solita Evelyn Ijeh. Alla Lupa, da 3 match consecutivi senza vittorie, servirà strappare almeno un punto alla Fiorentina a Firenze, in quella che ha tutte le carte in regola per essere una partita al cardiopalma.
Le pagelle delle migliori:

ROMA:

E. HAAVI 7: la migliore per distacco delle sue. È un martello continuo che sfianca totalmente la sua diretta avversaria, Emma Koivisto, costringendola, probabilmente, ad una delle peggiori prestazioni della sua stagione. La punta, la salta a destra e a sinistra ed è perpetuamente una spina nel fianco della difesa rossonera. Fortunata sul rimpallo che la porta poi a servire Giacinti per il gol dell’1-0, guadagna anche il calcio di rigore (dubbio) che permette alla Roma di raddoppiare. Tenta di partecipare alla festa giallorossa, interrotta nel secondo tempo, con un paio di iniziative su cui è attenta Laura Giuliani. Si perde nella seconda frazione come tutte le sue compagne.

K. KUHL 6,5: abbastanza anonima nei primi 45 minuti ma domina il centrocampo milanista insieme al resto del reparto, non sempre si nota ciò che serve. È lucida ad inizio ripresa quando controlla e impallina Giuliani infilando il pallone all’angolino e trovando la sua prima rete in campionato. La sua marcatura sembra essere il tappeto rosso per la sfilata capitolina verso la Champions League, ma non sarà così a causa del suicidio della formazione di Spugna a cui lei non partecipa perché esce subito dopo il 3-1. Coincidenza?

V. GIACINTI 6+: nel primo tempo è molto abile a farsi trovare tra i due centrali rossoneri per firmare l’immediato vantaggio romanista, ma oltre a ciò non sembra riuscire ad esprimere totalmente il suo potenziale. Paradossalmente sale in cattedra realmente quando il Milan è tornato ormai in corsa, riuscendo a gestire molti più palloni e guadagnando falli che permettono alla Roma di respirare e di tenere lontano il Diavolo da zone pericolose; avrebbe anche una ghiotta occasione per sigillare il risultato sul 4-2 che, però sciupa facendosi ingolosire da un pallonetto molto complicato quando avrebbe avuto tutto il tempo per portare avanti il pallone e ritrovarsi da sola davanti all’estremo difensore meneghino.

MILAN:

E. IJEH 7,5: non ci sono più parole per descrivere questa giocatrice. Un autentico uragano che si abbatte su qualsiasi avversaria che le si para davanti. La prima frazione, in realtà, non è sufficiente: pochi palloni toccati, quasi mai mandata in profondità e fatica anche a fare il gioco di sponda che la caratterizza. Sembra la prefazione di una prestazione totalmente insufficiente, la sua come quella delle sue compagne, ma ad Ijeh basta una scintilla per incendiarsi totalmente. Al 59’ insacca il pallone che gentilmente le viene offerto da Giorgia Arrigoni per andare sul 3-2 e da lì è totalmente un’altra partita. Il gol del 3-3 è un mix di velocità, strapotere fisico, precisione e potenza: Chantè Dompig rilancia sperando di trovare la compagna giusta, Ijeh controlla sulla fascia destra, rientra sul sinistro trascinandosi dietro Lucia Di Guglielmo, che ha la colpa di non accorciare, e fulmina Camelia Ceasar con un mancino terrificante sotto l’incrocio dei pali. Dodicesimo gol stagionale e miglior marcatrice straniera in una singola stagione del Diavolo, al pari di Natasha Dowie. Serve altro?

G. ARRIGONI 6,5: non è la solita Arrigoni che conosciamo: dominante e con la sensazione di poter essere pericolosa da un momento all’altro. Se, però, nel primo tempo del Milan c’è da salvare qualcuno, questo qualcuno è proprio lei: sembra essere l’unica, insieme a qualche iniziativa di Monica Renzotti, a tentare di trascinare le sue verso qualche azione che potrebbe trasformarsi in occasione, senza però mai riuscirci. Nella seconda metà ha la forza di tentare ancora qualche strappo sulla corsia mancina e soprattutto ha il merito di strappare il pallone alla difesa della Lupa regalandolo ad Ijeh che deve solo appoggiare in rete. Da quel momento la formazione di Suzanne Bakker sa che può riprenderla e lo farà allo scadere.

M. MESJASZ 6,5: torna titolare dopo 3 mesi e i primi 5 minuti sembrano essere l’anticipazione di un disastro: Giacinti si infila tra lei e Piga e sblocca il risultato. Nelle altre due reti delle padrone di casa è, invece, sostanzialmente incolpevole ed è fondamentale per il Diavolo dato che trova dal nulla la girata di testa che permette al Milan di intravedere la via e di iniziare la rimonta che trascina all’Inferno la Lupa. Da quel momento è anche più attenta e aggressiva in fase difensiva: anticipa, vince diversi contrasti e commette fallo quando c’è da spenderlo.

Daniele Vitarelli
Nato in provincia di Monza e Brianza. Laureato in Storia e studente di Scienze Storiche presso Unimi a Milano, la mia passione principale, però, è sempre stata il calcio. Sono convinto che il calcio femminile possa diventare una realtà concreta in Italia e il mio obiettivo, oltre a migliorare me stesso, è rendermi utile per la crescita di questo movimento.

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