Come con il Sassuolo, è un gol nei minuti finali a condannare una San Marino Academy di cuore e d’orgoglio, che sa soffrire e soprattutto trovare la forza ed il carattere per reagire a due svantaggi, prima di veder sfumare un prezioso pareggio quando già iniziavano a scorrere i titoli di coda.

La Roma prende subito il comando delle operazioni, prediligendo la corsia destra come territorio di caccia. È da lì che al 10’ Bartoli trova spazio per mettere un cross a mezza altezza che Lazaro, posizionata al posto giusto, gira di prima intenzione sul palo lungo. Fin lì era stata una Roma dominante sul piano territoriale, anche perché la San Marino Academy sceglie un approccio prudente, stretta nel suo 5-4-1. Il baricentro è basso, ma ci sono occasioni per lanciarsi in contropiede, come quando Muya (4’) giganteggia a metà campo e poi dà il ‘la’ ad una ripartenza che, dopo il dai e vai con Menin, culmina con il cross dell’inglese, troppo lungo sia per Barbieri che per Baldini.

Stappato il match, la Roma continua a spingere soprattutto dalle fasce. Il mancino debole di Hegerberg fa da preludio all’ottimo traversone di Lazaro – stavolta in versione ‘assist-woman’ – a beneficio di Thomas, brava a staccarsi dalla marcatura ma imprecisa di testa. Poco dopo, altro cross dalla fascia – stavolta di Serturini – e altra incornata di Thomas, come prima più in alto di tutti nello stacco ma difettosa nella mira.

Scavallato il quarto d’ora, la San Marino Academy si produce in un altro break: sfondamento di Menin e assist a centro area per Baldini, che perde il contatto visivo con la sfera facendosi rimontare dalla difesa. Al 19’ Barbieri tenta la replica del gol che decise lo scorso ottavo di finale di Coppa Italia con l’Hellas Verona: rimessa laterale a beneficio della 45 che difende la sfera in area e poi si gira di scatto liberando il tiro, stavolta sporcato dalla diretta marcatrice. Intanto ‘Betty’ Bavagnoli inverte i suoi esterni d’attacco, Thomas e Serturini, cercando di scoraggiare un’Academy crescente sul piano della fiducia. Il mancino dalla lunghissima distanza di Baldini – alto – è il penultimo atto del break biancoazzurro. Al 29’ c’è lo scippo di Muya ai danni di Pettenuzzo, con l’inglese che poi cerca la porta trovando la chiusura di Swaby.

Poi la Roma torna a macinare. Al 31’ Serturini mette il turbo, ne semina due e poi apparecchia centralmente per le punte, che si ostacolano a vicenda dando modo all’Academy di salvarsi. Al 34’ la 15 giallorossa si mette in proprio esplodendo un destro dal limite che termina fuori di poco. Poco dopo, sempre Serturini ‘on fire’: suo il cross che pesca a centro area Lazaro, imprecisa al tiro e – per fortuna della difesa di casa – in anticipo anche su Giugliano, meglio posizionata alle sue spalle.

La grinta e la caparbietà di Muya sono le armi a cui si aggrappa l’Academy in uno degli affondi finali. A 3’ dal termine è la 16 britannica a prodursi in un’azione insistita che le vale il fallo da rigore. Dal dischetto, Barbieri festeggia il primo gol in campionato – secondo complessivo dell’Academy – spiazzando Baldi. Ma la Roma ha una reazione d’orgoglio e torna avanti al 44’ sfruttando una punizione laterale: palla scodellata sul secondo palo per il terzo tempo di Lazaro, che anticipa tutti di testa facendo 2-1 e doppietta. Ad una Roma che non accetta l’1-1 risponde un’Academy ancor più indomita: azione di sfondamento di Menin e palla a rimorchio per Baldini, il cui tiro si infrange sui guantoni di Baldi; sul rimbalzo della sfera arriva Barbieri, che di testa replica a Lazaro festeggiando anche lei la doppietta personale. Il minuto equivale al numero sulla schiena della bomber: 45’. In coda al primo tempo, insomma, il fuoco di un’Academy a lungo costretta a soffrire ma determinata a giocarsi le proprie carte nella ripresa.

All’uscita dagli spogliatoi ci sono due novità in casa giallorossa: dentro Bonfantini ed Erzen, fuori Thomas e Soffia. In casa Academy, per il momento, tutto tace. È una Roma che cerca subito di riannodare i fili del primo tempo, ma stavolta la San Marino Academy si espone di meno sui fianchi. La prima vera azione arriva dopo 10’. Giugliano balla sulla linea di fondo e da lì mette un traversone forte che è quasi un tiro: Ciccioli è vigile sul suo palo e mette in angolo. Intanto la spia della riserva di Menin si accende e Conte richiama in panchina il suo capitano per Rigaglia, a cui viene affidata la fascia sinistra, con Baldini dirottata a destra.

Quest’ultima, al 64’, recupera palla in avanti offrendola a Muya, che gira centralmente per Barbieri: spalle alla porta, la 45 calcia debolmente, senza impensierire Baldi. La risposta della Roma è nel mancino di Serturini, che dopo essere scappata alle spalle di Montalti cerca subito il bersaglio: tiro ben eseguito, di poco a lato del ‘sette’. Poco dopo, altra conclusione della 15 ospite, liberata su angolo al limite dell’area: palla di molto fuori bersaglio. Più insidioso il traversone lungo che Erzen mette all’80’ dalla fascia di destra: l’impressione è che si rimaterializzi la beffa del precedente di Coppa Italia, (1-0, allora in gol Soffia), ma stavolta il pallonetto improvvisato non finisce dentro la rete, bensì sopra. Erzen vicinissima al 3-2 anche 5’ dopo, quando la sua chioma bionda svetta tra le altre teste su angolo da destra: è una manciata di centimetri a fare la differenza in favore delle Titane.

Sono venefici, invece, quei pochi centimetri che tengono in gioco Serturini a 2’ dal 90’, quando la 15 si ritrova senza opposizione in area e, dopo un controllo lungo, batte Ciccioli da pochi passi. Beffa atroce per le Titane, ma film già visto nel primo tempo. Ecco perché le Biancoazzurre scelgono di non perdersi d’animo, gettandosi subito in avanti e andando al tiro con Chandarana, che dalla media distanza lambisce la traversa. Stavolta però non c’è il lieto fine della prima frazione. Le Titane escono sconfitte dopo una prova di livello, come una settimana prima. E come allora, sono i dettagli a fare la differenza. Se le sensazioni di crescita, anche caratteriale, sono confermate, difficile che lo stato d’animo di Conte e delle sue ragazze oggi sia di gioia. Ma tant’è. La pausa servirà per resettare la mente, mentre il sentiero intrapreso – è questa la buona notizia – non avrà bisogno di deviazioni.

Serie A Femminile, 6. giornata | San Marino Academy – AS Roma 2-3

SAN MARINO ACADEMY [4-5-1]

Ciccioli; Montalti (dall’89’ Di Luzio), Nozzi, Venturini, Piazza; Menin (dal 61’ Menin), Muya, Brambilla, Corazzi (dall’89’ Labate), Baldini (dal 79’ Chandarana), Barbieri

A disposizione: Salvi, De Sanctis, Micciarelli, Costantini, Kunisawa

Allenatore: Alain Conte

AS ROMA [4-3-3]

Baldi; Bartoli, Swaby, Pettenuzzo, Soffia (dal 46’ Erzen); Bernauer (dal 75’ Corelli), Giugliano, Hegerberg (dal 65’ Ciccotti); Thomas (dal 46’ Bonfantini), Lazaro, Serturini

A disposizione: Ohale, Zecca, Ceasar, Corrado, Landa

Allenatore: Elisabetta Bavagnoli

Arbitro: Giuseppe Emanuele Rapace di Perugia

Assistenti: Fabrizio Giorgi di Legnano, Ivano Agostino di Cinisello Balsamo

Ammoniti: Bernauer, Giugliano

Marcatori: 10’ e 44’ Lazaro, 42’ rig. e 45’ Barbieri, 88’ Serturini

Credit Photo: Marco Montrone