“In questa stagione abbiamo sicuramente avuto delle difficoltà. In settimana noi ci alleniamo bene e molto serenamente, poi però quando andiamo in campo i risultati, vuoi per sfortuna e vuoi per nostre colpe, non sono stati sempre positivi. La vittoria col Pomigliano è stata importante per la società e per noi, dandoci morale. Affronteremo quest’ultimo mese del 2021 cercando di portare a casa tutti i punti possibili”. A Team Talk parla Serena Ceci. Il terzino classe 1993 ha firmato con la Fiorentina Femminile dopo aver rescisso, a causa di problemi in famiglia, con il Sassuolo con cui si era precedentemente accordata. In campo è una di quelle ragazze viste di meno ma il suo ruolo all’interno del gruppo e dello spogliatoio si sta dimostrando sempre più fondamentale: “siamo cresciute insieme in queste settimane – prosegue l’ex difensore della Florentia San Gimignano –. Il derby ti dà consapevolezza dimostrando che sei la squadra più forte in Toscana. Questo deve darti maggiore forza, maggiori stimoli. L’Empoli negli ultimi anni ha avuto una grande crescita. Hanno delle giocatrici molto importanti che possono far bene e dimostrano tanta grinta in campo. È un mix tra calciatrici più esperte, che danno una spinta in più, e giovani molto promettenti. Sarà una partita che dovrà essere giocata dal primo all’ultimo secondo col massimo della concentrazione”.

Sulla sua esperienza in viola: “Io ho sempre giocato contro la Fiorentina ed è sempre stata una sfida molto bella. Il derby è derby, ed essendo senese ho sempre avuto molto astio nei confronti di questi colori. Ora che però li indosso userò quella grinta e quella cattiveria per far vincere questo gruppo”.

Sull’andamento altalenante: “Io ho quasi sempre vissuto campionati di questo tipo. Sin da quando avevo diciassette anni nel Siena non ero mai in cima alla classifica. Ho imparato perciò a viverli settimana per settimana perché alla fine ci saranno sempre e comunque momenti difficili e partite complicate. In questo però il gruppo e la vicinanza l’un l’altra è fondamentale. Poi a parlare alla fine sarà sempre il campo”, conclude Ceci.