Prosegue con la tredicesima giornata questa splendida Serie A, ricca di sorprese, suspense e grandi conquiste. Come sempre però, il calcio dà sia promossi che bocciati. Questo speciale pagellone va dal piazzamento più basso (tre) al più alto (il dieci). Per ogni piazzamento verranno messi uno o più elementi della giornata in questione, squadre, giocatrici, allenatrici/allenatori ecc. Il dibattito è sempre aperto, diteci nei commenti quale sarebbe il vostro pagellone ideale. 

Tre: Pink Bari
Ultimo posto, come quello in classifica. Mancano ancora diverse partite alla fine del campionato e la lotta salvezza è ancora aperta. Il problema sta nell’assenza di risultati: il Pink Bari non va a punti dalla prima giornata di campionato (unica vittoria della stagione). Le partenze importanti di gennaio sono state alquanto ambigue per una squadra che lotta nei bassifondi. La sconfitta con la Roma è l’ennesima goleada subita e l’avvenire per le ragazze di Mitola non appare così limpido. 

Quattro: Difesa Hellas Verona
Dopo il vantaggio, ci sta sfaldare leggermente le marcature. Si gioca con più tranquillità ma bisogna restare sempre lucidi. Però le venete hanno esagerato lasciando delle vere e proprie voragini troppo invitanti per non essere sfruttate dal Florentia. Non è la prima volta che succede e questo aspetto ha compromesso frequentemente i risultati delle gialloblu. 

Cinque: San Marino Academy
Le assenze di rilievo in casa delle Titane erano tante, a partire da quelle di mister Conte e della bomber Raffaella Barbieri. Nonostante ciò, il San Marino per la prima ora di gioco è riuscito a dare filo da torcere ad una squadra come il Milan. La differenza tra le due formazioni sulla carta era abissale ma per larghi tratti Menin & co sono riuscite a colmare il dislivello. Peccato per la sconfitta ed il risultato finale che fa apparire l’incontro molto più netto rispetto alla realtà.  

Sei: Inter
Nonostante la sconfitta, ci sentiamo di premiare le nerazzurre. Le prime partite della stagione avevano evidenziato diverse problematiche anche piuttosto importanti. Alborghetti e compagne sono riuscite a risolverle e se possibile ci hanno edificato sopra una squadra con una fisionomia ben delineata. Lo scontro con il Sassuolo le ha messe a dura prova e le lombarde hanno reagito egregiamente lasciando la partita aperta fino all’ultimo. Il futuro del Biscione femminile potrebbe riservare più di qualche soddisfazione. 

Sette: Fiorentina
Sembrava scomparsa, ma come una fenice è risorta dalle proprie ceneri. Con la rimonta vincente in Supercoppa ai danni del Milan, le viola hanno ripreso consapevolezza dando prova di una ritrovata stabilità. La sconfitta pesante in Coppa Italia poteva portare i suoi strascichi, ma le gigliate sono state brave a limitare le incursioni avversarie nella sfida di campionato. A differenza di ciò che la classifica ci fa vedere, la sfida con il Napoli era tutt’altro che facile e la truppa di Cincotta ha saputo conquistare i tre punti tornando tra le prime quattro. L’assalto al terzo posto non sembra così impossibile. 

Otto: La crescita mentale del Sassuolo e la rinascita della Roma
La più grande sorpresa dell’attuale stagione rischia benevolmente di diventare una vera big nel futuro. Nel match contro l’Inter, le neroverdi hanno dimostrato una maturità che raramente si era vista nel corso della stagione. Hanno saputo soffrire contro una squadra in grande forma portando a casa un risultato preziosissimo. Lo status di big lo aveva già conquistato la Roma. Caposaldo della Serie A, aveva vissuto un primo periodo poco piacevole. La sconfitta in Supercoppa contro la Juventus sembra aver rivitalizzato le giallorosse che hanno ripreso un ruolino di marcia niente male. La interpreti del centrocampo, Giugliano ed Andressa su tutte, hanno ripreso a carburare e con loro tutta la squadra. I punti persi nelle prime uscite fanno male, ma ora le ragazze di Bavagnoli lotteranno con il coltello tra i denti. 

Nove: L’integrazione di Vero Boquete
La spagnola, arrivata un po’ in sordina per il periodo, si sta rivelando l’arma in più del Milan. Tra centrocampo ed attacco c’è sempre lei ad impostare e mettere palloni meticolosi alle compagne. L’esempio è l’assist al bacio per il secondo goal di Dowie: vede uno spazio inesistente e ci fa passare una palla perfetta per la finalizzazione dell’inglese. Il gioco rossonero da quando c’è lei è cambiato radicalmente in meglio e Ganz si coccola la sua pupilla iberica. 

Dieci: Cristiana Girelli e la Juventus
Ormai sono due squadre separate con lo stesso obiettivo e la stessa maglia. Giocatrici del calibro di Cristiana Girelli dovrebbero giocare un campionato a parte e l’ultima partita ne è l’ennesima dimostrazione. Alla sua 210esima rete nella massima serie, tira fuori dal cilindro una traiettoria fuori da ogni retorica e legge della fisica. Ciò non toglie il grande apporto che le sue compagne le danno raggiungendo lidi sempre più ambiziosi. Con questo binomio ampiamento oliato, la Juventus può spiccare il volo