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Durante la 9° giornata di Serie A si è giocata la partita Juventus-Milan terminata con il secco punteggio di 3-0 per le padrone di casa. Prima pesante sconfitta per le rossonere che, in ogni caso, concludono il girone di andata in crescendo: un solo punto raccolto nelle prime 3 uscite, contro le 4 vittorie nelle ultime 6, con anche il successo in Coppa Italia contro la Freedom. Al termine del match ha rilasciato un’intervista l’allenatrice Suzanne Bakker, che ha parlato così della prestazione.

Mister, male il primo tempo, meglio il secondo, ma la Juventus è comunque stata troppo superiore. “Sì, come hai detto, i primi 10 minuti non sono stati buoni. Poi, sai, quando vai sotto 2-0 contro questa grande squadra, con tante giocatrici di qualità, è difficile rimontare. Dopo, nel secondo tempo, abbiamo giocato meglio e mantenuto meglio il possesso e penso che avremmo meritato di segnare ma, comunque, non avremmo meritato la vittoria. Congratulazioni a loro!”

Il risultato dice che il Milan è stato sconfitto 3-0, cosa pensa che avrebbe dovuto fare la sua squadra? Possiamo dire che il secondo tempo è stato migliore e ci sono state tante occasioni per segnare. Quale pensa che sia stato il problema che ha impedito al Milan di fare gol? “Penso che nella prima frazione ogni palla che abbiamo giocato era imperfetta; nel secondo tempo abbiamo cercato di giocare con i nostri centrocampisti e dopo andavamo ad affrontare l’1 contro 1, c’erano molti spazi per farlo; abbiamo dimostrato di saperlo fare, migliorando nella seconda metà di partita: abbiamo creato occasioni ma era troppo tardi.”

Avevate concesso pochissimi gol fino ad adesso. Oggi avete preso 2 gol nei primi minuti e poi un altro. Quali sono state le difficoltà in questa partita e cosa è andato male, considerando comunque che la Juventus è una squadra forte. “Nella prima parte, e in realtà in tutto il primo tempo, il modo con cui abbiamo giocato sulle fasce non è stato buono, il legame tra il nostro terzino destro e l’ala destra non è stato buono, così come è successo a sinistra. Abbiamo dato loro tempo e spazio per crossare e in questo modo loro creavano occasioni, non eravamo nelle posizioni corrette perché delle volte il terzino destro rimaneva troppo fuori e poi ci ritrovavamo con l’1 contro 1 nelle parti centrali del campo e questo non dobbiamo farlo.”

Daniele Vitarelli
Nato in provincia di Monza e Brianza. Laureato in Storia e studente di Scienze Storiche presso Unimi a Milano, la mia passione principale, però, è sempre stata il calcio. Sono convinto che il calcio femminile possa diventare una realtà concreta in Italia e il mio obiettivo, oltre a migliorare me stesso, è rendermi utile per la crescita di questo movimento.