Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’1 a 0 incassato dal Vålerenga è, paradossalmente, la notizia meno brutta se si tirano le somme di quanto accaduto nella terza giornata di Women’s Champions League al “Tre Fontane”. Nel primo quarto d’ora del match si è fermata Emile Haavi, che stava cominciando a spostare il baricentro in avanti per costruire la manovra verso l’area di rigore del Vålerenga. La numero 11 giallorossa si è seduta e ha atteso i soccorsi, facendo subito preoccupare la squadra e la tifoseria.

La norvegese, stando a quanto affermato direttamente da lei attraverso un post su Instagram, ha riportato una lesione al menisco mediale del ginocchio destro, una lesione che necessita di intervento chirurgico e che la terrà di conseguenza indisponibile per Mister Luca Rossettini per un po’ di tempo. Dopo Samantha van Diemen e Osorinsola Babajide si è fermata anche una delle calciatrici che in questo momento stavano portando avanti una parabola ascendente nel proprio percorso in giallorosso, tra le più decisive e le più indispensabili. Proprio per questo si tratta di un’altra tegola importante in un momento in cui la Roma aveva avviato la stagione in campionato da prima della classe, contro ogni aspettativa iniziale.

Tra le veterane del progetto Spugna, Emilie Haavi conosce bene la Roma, conosce bene la maglia giallorossa e conosce anche le parole giuste per anticipare il suo ritorno: «Non è così che dovevano finire né il match, né il mio ginocchio. Lesione al menisco, mi attendono un intervento chirurgico e un po’ di tempo fuori. Grazie di cuore per tutti i messaggi. Tornerò presto», le poche righe che l’attaccante della Roma ha scritto per rassicurare i tifosi, per quanto sia possibile, circa un ritorno – si spera – il più a breve possibile, perché Emilie Haavi sta già scalpitando per calpestare il rettangolo verde e riprendere a correre a perdifiato verso l’area di rigore avversaria per fare ciò che sa fare meglio: segnare e aiutare la squadra a centrare i tre punti.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.