Teresa Fracas, giovane promessa del Sassuolo Women ed assistita della MaPa Sports Agency, è intervenuta ai nostri microfoni in esclusiva parlando dei suoi inizi al Ligorna, dell’amore a prima vista con il progetto neroverde e del ruolo di “allieva” di Daniele Sabatino.

Ciao Teresa, chi ti ha avvicinato al mondo del calcio?
“Ciao, al mondo del calcio mi ha avvicinato principalmente mio zio Sandro. Andavo sempre a vedere gli allenamenti dei miei due cugini (Riccardo e Matteo) , un giorno mi hanno proposto di entrare in campo a provare e da quel momento mi sono innamorata del calcio e da lì ho iniziato a giocare.”

La tua carriera inizia al Ligorna, squadra con la quale hai vinto il campionato Juniores, che ricordi hai di quella esperienza?
“Mi ricordo che ero incredula ed è un’esperienza che mi ha segnato parecchio perché erano le prime soddisfazioni che arrivavano. È stato fantastico quell’anno poiché abbiamo raggiunto traguardi che neanche noi ci aspettavamo di raggiungere, ma grazie alla grinta e alla passione siamo riuscite ad ottenere ciò che volevamo. Abbiamo vinto il campionato, la coppa Liguria e infine abbiamo conquistato il titolo di campionesse d’Italia, meglio di così non poteva andarci.

Indossare la maglia azzurra della Nazionale è un po’ il sogno di tutte le calciatrici e i calciatori, che emozioni provoca rappresentare il proprio Paese?
“Quella della Nazionale è stata un esperienza indescrivibile perché si ha delle responsabilità addosso, come quella di rappresentare al meglio il tuo Paese e dimostrare alle altre squadre il vero valore della tua Nazione.  Indossare la maglietta della Nazionale è stato bellissimo ma allo stesso tempo impegnativo perché i margini di errore sono veramente ridotti e bisogna fare molti sacrifici, ma credo che ogni ragazza sarebbe disposta a farli per poter indossare almeno una volta la maglia azzurra.”

La scorsa stagione sei passata dal Genoa Women al Sassuolo di mister Piovani, cosa ti ha convinto ad accettare il progetto neroverde?
“il Sassuolo mi ha convinto fin da subito a sposare il progetto neroverde dandomi la possibilità di allenarmi con giocatrici importanti come Sabatino ma soprattutto mi ha dato la possibilità di essere allenata da Mister Piovani che mi ha fatto crescere molto. Inoltre ho scelto il Sassuolo perchè volevo fare un’esperienza lontano da casa per poter crescere sia a livello personale sia a livello calcistico e questa società mi ha permesso di farlo. Sono molto felice della scelta fatta e ringrazio il Sassuolo per avermi dato la possibilità di essere una loro atleta.”

Proprio con il Sassuolo avete disputato una stagione al di sopra delle aspettative dando prova del proprio tasso tecnico. Quali sono le tue considerazioni sulla stagione?
“Siamo cresciute molto, soprattutto a livello tecnico/tattico e credo che i risultati si siano visti in campo. Essendo una squadra nuova e giovane inizialmente abbiamo avuto un po’ di difficoltà, ma con il tempo siamo riuscite a migliorare giorno per giorno raggiungendo soddisfazioni ma soprattutto risultati importanti che ci hanno permesso di dimostrare ciò che sappiamo fare.”

Stagione che purtroppo è stata interrotta in un momento di grazia per voi, secondo te è stata la decisione giusta quella di bloccare il campionato?
“Parlando a livello calcistico credo che per qualsiasi calciatrice la scelta di terminare il campionato abbia dispiaciuto molto perché la voglia di tornare in campo era tanta. Sicuramente continuare il campionato ci avrebbe permesso di dimostrare ancora tanto. Parlando invece a livello sanitario credo sia stata una scelta giusta perchè comunque c’era e c’è in ballo la salute di ogni singola calciatrice. E penso che la salute venga prima di qualsiasi altra cosa.”

Com’è avere una leggenda del nostro calcio come Daniela Sabatino che ti fa da “chioccia”?
“Credo che Daniela quest’anno mi abbia insegnato molto. Durante gli allenamenti mi correggeva sempre dandomi consigli su come migliorare e questo è stato molto importante e mi ha permesso di crescere. Potermi allenare con lei che ha recentemente disputato un mondiale e ha esperienze alle spalle di un certo valore è stato molto bello ma soprattutto costruttivo avendomi anche aiutata a superare i miei limiti incitandomi a fare sempre meglio.”

Immaginando un ipotetico scenario; Teresa Fracas nuovo Ministro dello Sport, quale sarebbe la tua prima riforma per questo sport?
“La mia riforma per questo sport sarebbe quella di rendere uguale il calcio maschile al calcio femminile. Purtroppo in Italia non è ancora così, ma il nostro movimento sta piano piano crescendo quindi spero che in un futuro riusciremo ad arrivare allo stesso livello dei maschi. Ma soprattutto quello che vorrei è che il calcio femminile diventasse una vera e propria professione permettendo alle atlete di dedicarsi a 360 gradi ad esso.”

Concludendo, quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“I miei obbiettivi futuri sono quelli di poter migliorare sempre di più e un giorno di riuscire ad arrivare in nazionale maggiore.”

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Teresa Fracas ed il Sassuolo Women per la sua disponibilità.