Valentina Giacinti, attaccante e capitano del Milan Femminile, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di ‘AS‘. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Giacinti sulla compagna di squadra Veronica Boquete:
“Una rompipalle è la prima espressione che mi viene quando ne parlo. Ci aiuta molto in campo, sto imparando molto da lei, mi dà tanto movimenti, anche il suo modo di studiare il calcio. È una grande atleta, ma soprattutto ha una grande conoscenza del calcio, ci sta insegnando molto. È rimasta per la Champions League. Il suo aiuto e le sue conoscenze possono darci una spinta in più. L’altro giorno in allenamento ho commesso un fallo al limite dell’area e lei mi ha detto: ‘Ora si scherza, ma se questo succede in Champions, fallo o rigore al 90′ in Champions, andiamo fuori per una cosa stupida come quella. Sono consigli che ci dà e che cerchiamo di prendere per metterli in pratica in Champions”.

Giacinti sulla lotta per lo Scudetto nella Serie A Femminile:
“Affronteremo sicuramente un campionato ancora molto competitivo come l’anno scorso. Siamo pronte. Ogni anno ci alleniamo per cercare di migliorare e quest’anno migliorare significa vincere lo scudetto, la Coppa Italia o la Supercoppa. Vogliamo portare un titolo in casa perché questo club lo merita per tutto il lavoro che sta facendo”.

Giacinti sull’allenamento congiunto tra Milan e Milan Femminile:
“È stata una mattinata speciale e allo stesso tempo serena perché ci sentivamo tutti uguali. Ad un certo punto non ci si accorgeva più che stavamo giocando con la prima squadra del Milan, eravamo tutti uniti e sembrava che lo avessimo sempre fatto. È stato un allenamento molto naturale, abbiamo vissuto insieme, erano anche molto felici. Allenarsi con i ragazzi annulla tutti i danni che si possono subire.Anche quando facciamo cose speciali, cose più tecniche o facciamo punti sono rimasti sorpresi, ma dopo cinque minuti eravamo tutti uguali, non giocavamo ragazzi contro ragazze. Né stava cercando di vedere se fosse un maschio o una femmina. Tiravamo i rigori e non pensavamo a chi li tirava, eravamo alla pari”.

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli