credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano
La Fiorentina giocherà in trasferta contro l’Inter la penultima giornata di poule scudetto. La partita sarà di fondamentale importanza per la squadra di Firenze che è pronta a giocarsi il tutto per tutto per consolidare il terzo posto in classifica e guadagnarsi la qualificazione alla prossima UEFA Women’s Champions League. Vero Boquete intervistata nel Team Talk sui canali Viola, ha parlato di ciò che si aspetta nella gara contro le nerazzurre sottolineando la grande voglia di far bene della sua squadra che, consapevole dell’alta posta in palio darà il massimo sul rettangolo verde. Le gigliate vivono queste ultime settimane, cruciali per la buona riuscita di una stagione definibile “di crescita” che è iniziata bene ma che ha subìto anche un calo, con la tranquillità di chi è consapevole che dopo le milanesi ci sarà un altro big match da affrontare: quello contro la Roma.
Siamo sicuramente motivate: come lo siamo state contro la Juventus, così lo siamo anche contro l’Inter. Quando sai che di tre risultati solo uno è possibile, concentri tutto in quello: noi sappiamo che avere una chance dipende solo dal nostro operato, anche questo ti dà un po’ di tranquillità. Contro la Juve abbiamo avuto quella mentalità e qualità per far bene. Dobbiamo ripeterci contro le nerazzurre per  l’obiettivo comune che è vincere per avere la possibilità di andare in Champions. A livello mentale, credo che la squadra sia tranquilla perché dipende da noi, ma allo stesso tempo non dipende da noi. Possiamo controllare la nostra partita, il nostro risultato, sapendo che a questa seguirà un’altra partita che ci darà la possibilità o no di giocarci il tutto per tutto. Sapere che non hai nulla da perdere, dà una leggerezza che sicuramente l’ultima partita contro le bianconere abbiamo sentito e spero che la squadra lo senta anche sabato“.
Per quanto riguarda la sua persona, la centrocampista spagnola, metterà tutta se stessa per essere utile alla squadra in vista dell’obbiettivo comune. In generale, comunque, tutte le gigliate condividono la medesima linea di pensiero per cui tutte sono focalizzate su quei tre punti fondamentali.
Non c’è dubbio che sono pronta, l’ho fatto nel passato e lo farò ancora se c’è bisogno, ad aiutare la squadra e è vero che ci sono momenti dove c’è bisogno di un extra e credo che dopo tanti anni di esperienza può andare bene o male, ma sei sempre pronta. Magari abbiamo quella possibilità e riusciamo ad avere lo stesso risultato dell’anno scorso nell’ultimo secondo della partita. Come dicevo, anche la squadra è pronta: il bello di questo gruppo è che tutti sentono anche un po’ quella responsabilità di mostrare una performance  che serva per prendere i tre punti (è successo anche al momento del rigore contro le Campionesse d’Italia)“.
Cosa aspettarsi, dunque, dall’Inter che l’anno scorso si è visto soffiare da sotto il naso il terzo posto in classifica e la possibilità di giocarsi la Champions? Sicuramente il desiderio di rivalsa. D’altra parte, però, le padrone di casa hanno già raggiunto quello che è per la società nerazzurra un traguardo storico nel femminile per cui potrebbero scegliere anche di fare un po’ di turnover e dare la possibilità di far fare minutaggio a chi ha avuto meno possibilità di giocare durante la stagione.
Mi aspetto un Inter dalla forte mentalità: un po’ di rivincita dopo l’anno scorso, e togliere il posto europeo all’ultimo secondo. Se io fossi all’altro lato penserei a questo. Per questo, appunto, mi aspetto una squadra forte. Sicuramente potrebbero anche fare tanti cambi perché come sappiamo non c’è nulla veramente in gioco per loro, ma l’atteggiamento sarà giusto. Sarà l’ultima partita a casa loro e vorranno fare bene. Non pensiamo a loro perché
sappiamo che se noi stiamo bene, se noi stiamo individualmente e collettivamente al 100% possiamo prendere i tre punti: E’ quello che vogliamo fare“.
Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

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