L’ultima gara di campionato, del girone di andata, si è conclusa, dopo la pausa della Nazionale, con lo scontro tra il Parma di Domenico Panico e la Juventus di Joe Montemurro: per una vittoria della Juventus  trovata nei minuti di recupero!

Le padrone di casa del Parma, con il 4-1-2-1-2 hanno proposto un modulo speculare ma molto più difensivo con un centro campo da 3 a 5 giocatrici che nonostante la peggiore difesa ed il peggior attacco, fino ad ora, in campionato hanno cercato di portare il miglior gioco contro una grande squadra. Una Parma che fino allo scorso anno militava in eccellenza e grazie ad investimenti cospicui (l’acquisto del titolo per militare in Serie A) si ritrova a giocare in uno stadio che ha visto la storia del Calcio italiano.

Una Juventus che ritorna a giocare sul quadrante del Tardini, dopo la Finale di Super Coppa contro la Capolista Roma, per trovare i tre punti per proseguire questo cammino nella massima serie con la nuova formula a dieci squadre. Ospite d’eccezione Gigi Buffon, portiere del Parma Calcio, ed ex. Juventino, ad assistere 27 anni dopo il suo debutto proprio in questo suo Stadio, per tifare le ragazze di casa. Juve che ha al suo attivo dopo otto gare, in campionato, una sola sconfitta (quella di 4 a 3 contro il Milan ) cinque gare vinte, e due pareggi.

Bianconere in campo con il classico 4-3-3: con Aprile tra i pali; Boattin-Lundorf-Gunnarsdottir e Lenzini in fase difensiva; con Rosucci in aiuto centrale nelle retrovie, Caruso e Pedersen nella centrale; ed il tridente d’attacco con Beerensteyn-Girelli e Cernoia, punta aggiunta, in avanti. Una formazione dettata dalle condizioni di salute di alcune giocatrici, con “turnover” in panchina, per dare spazio a tutta la rosa e portare non solo fiato ma anche minutaggio per alcune giocatrici ancora in cerca della giusta forma fisica.

Ospiti che con pazienza e costanza insistono nella metà campo delle padrone di casa manovrando palla sugli esterni con Beerensteyn sulla sinistra e la punta inedita Cernoia verso a destra. Ritmi altissimi e tanta pressione bianconera mettono Elisa Capelletti, il portiere delle locali, a dura prova per difendere la propria porta. A sorpresa le padrone di casa passano in vantaggio, con l’unica vera incursione nella metà campo avversaria, con Melania Martinovic, seconda rete messa a segno per la giocatrice contro la Juve (dopo la rete segnata con il Florentia SG) e terza di campionato. La rete porta nervosismo tra le file di Montemurro, mentre le ragazze di Panico riescono a tenere bene il vantaggio, con molta fatica tra il gruppo (il più numeroso delle amichevoli svoltesi in Nazionale) vede un gioco molto tecnico ma poco fluido ed i primi quarantacinque minuti, nonostante due grosse occasioni con Girelli e Caruso, terminano con il vantaggio per le padrone di casa del Parma.

Nella ripresa la Juventus spinge bene, con disegni e gioco tutti nella metà campo ospite, uscendo dagli spogliatoi trasformata: progressione e pressing evidenziano il carattere di squadra delle bianco nere: migliore in campo è senza dubbio Capelletti che salva ancora sul tiro ravvicinato di Girelli. Joe Montemurro, in piedi, chiede sacrificio mentre porta a riscaldarsi Cantore (per Cernoia) e Bonansea (per Beerensteyn) e infine Bonfantini (per Pedersen) per cercare di ribaltare la gara. Cambi che portano in campo ancora più qualità e maggiore pressione con Zamanian (al posto di Caruso) per venti minuti di vero duello.

Finale di gara ad un unico senso: con Bonfantini prende un clamoroso palo, sotto porta, e la vecchia signora non riesce a trovare la rete del pareggio; ma è un tiro da fuori di Lisa Boattin a portare il match sul 1 a 1; ma nei cinque minuti di recupero una rete di Gunnasdottir al 96′ porta a casa i tre punti per le Campionesse d’ Italia per una sfida pazzesca, dove la Juve non ha mollato fino alla fine trovando una vittoria sofferta ma cercata.

 

 

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.