Al termine della partita che visto perdere l’ACF Arezzo contro l’Hellas Verona, il mister delle citte amaranto Emiliano Testini si è espresso in una lunga analisi del momento non facile che sta vivendo la sua squadra. Ha sottolineato l’importanza del lavoro settimanale in preparazione al match, in modo da migliorare le prestazioni. È necessario anche ricordare che ogni partita è a se ma in questa fase i risultati, che siano una vittoria o un pareggio, sono importanti.

Non serve continuare dicendo che va tutto bene, tutto a posto, perché quando si subiscono continuamente questi goal, tiri al limite dell’area, passi in mezzo a sette gambe, diventa difficile anche analizzarli. Non mi ci voglio nemmeno soffermare perché se no si trova una scusa e credo non sia più il momento di trovare scuse ma di pensare che è arrivato il momento di fare risultati. Questo qui non è un bel trend, per niente.
Il “primo tiro” che hanno fatto, è passato in mezzo a sette gambe e a noi non capita mai quindi dovremmo essere più bravi noi quando ci capita mezza situazione a far goal perché se no, se non segniamo, o segniamo poco, diventa difficoltoso.

Riguardo la partita, poi, sappiamo che sotto l’aspetto del gioco oggi si è vista una partita molto importante. Dobbiamo sicuramente fare qualcosa sotto-porta, dobbiamo cercare di sbagliare meno, o comunque sia di evitare anche quelle situazioni mezze e mezze, perché oggi anche la situazione mezza e mezza ci penalizza in maniera importante. 
Manca la giocata definitiva che, naturalmente, dipende dalle calciatrici perché è normale che poi le giocate le fanno le giocatrici. Non che esiste uno schema prestabilito che ci fa fare goal, se no tutti utilizzerebbero degli schemi prestabiliti e tutti vincerebbero le partite. È normale che si abbia la palla da mandare in porta, bisogna non sbagliarla perché se la sbagliamo costantemente in porta non ci siamo mai. Se nella giocata decisiva sbagliamo spesso, anzi molto, poi diventa diventa difficoltoso. Quando ci capita la palla da mandare in rapporto alla compagna non la dobbiamo sbagliare, quando ci capita la palla davanti al portiere bisognerebbe perlomeno per quelle che ci capitano, cercare di trasformarle il più possibile . 
Tutte le squadre sono nella nostra condizione, è normale che le squadre, quelle che affrontano come noi gli scontri diretti, non è che possano perdere tutte e due, penso che questo sia normale. Ora che tutte le settimane pareggino, qualcuna prima o poi vince.
Ho visto che anche le altre, a parte il Trani che credo che abbia battuto il Cesena, ogni tanto per la legge dei grandi numeri succede che siano nella nostra situazione. 
Quando i momenti sono così non è che ci siano grandi soluzioni o grandi cose da fare, bisogna cercare di migliorare cercando di ascoltare, di lavorare, capire e mettersi a disposizione. Il campionato è ancora lungo ma le partite ogni settimana si assottigliano e bisogna cominciare fare risultati. Anche un pareggio, che a volte sembra scontato e inutile, invece serve.
Nella parte finale ho fatto la  scelta, oramai stavamo perdendo, di mettersi in 3-3-4 cercando di mettere la palla sopra. Siamo andati a metterla sopra, l’abbiamo presa male e poi, dopo, queste cose qui diventa difficile anche correggerle. C’era da mettere la palla sopra perché stavamo tentando il tutto e per tutto. Ci sono stati degli errori ma va bene, non mi voglio soffermare sugli errori perché già lo faccio in settimana e diventa tanto.

L’impegno penso che ci sia, non hanno corso fino al 90′, quindi è inutile che mi arrabbi per l’impegno. Dobbiamo cercare di migliorare nel far si che le situazioni sia difensive che offensive le trasformiamo in situazioni da goal. In difesa cerchiamo di limitare al minimo le situazioni pericolose per loro, anche se oggi non è che ne abbia viste tantissime. Se non possiamo neanche farle calciare fuori dall’area un tiro sporco, diventa veramente dura. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.