Dopo la vittoria contro il Chievo, il mister dell’ACF Arezzo Emiliano Testini ha confermato di essere felice del risultato, visto il momento complicato che sta vivendo la prima squadra. Ha sottolineato quanto per loro, in questa fase, sia fondamentale continuare a fare punti in modo da salvarsi dalla retrocessione.

“Sono contento per tutti: dalla società, al presidente, alle ragazze perchè il momento è veramente difficile ed era difficile. Avere una vittoria in questo momento, con una squadra come quella del Chievo, ci da un po’ di entusiasmo di cui avevamo bisogno in una settimana come questa in cui avevamo perso un’altra calciatrice per infortunio in allenamento. Era veramente difficoltoso sotto tutti i punti di vista quindi è stato anche difficile per me esultare a fine partita perché eravamo stanchi tutti. Ci prendiamo questa vittoria ma continuiamo a guardare avanti perché tra quindici giorni c’è una partita secondo me importante e determinante: c’è uno scontro diretto che è la Torres. Quindi, al di la di stasera e di domani, credo che io e le ragazze dobbiamo già cominciare a pensare alla Torres. So che è presto però di tempo ne abbiamo poco e dobbiamo concentrarci sull’obiettivo perché è un obiettivo troppo grande.
Si, è venuto un goal dalla distanza, non ci era mai capitato e, come si era detto con il presidente in settimana, prima o poi capiterà anche a noi di vincere contro una squadra di alto livello e magari anche in una maniera importante. Contro di noi, tutti quelli che tiravano facevano incrocio, stavolta è capitato a noi. siamo state brave e fortunate ma allo stesso tempo abbiamo avuto tante occasioni quindi al di là della fortuna di quel goal penso che il goal poteva venire anche in un’altra maniera. 
Si, alle ragazze avevo chiesto questo da tutta la settimana: dovevamo essere una squadra reattiva, ci dovevamo trascinare dietro la gente, dovevamo andare sull’entusiasmo. Giocare sull’entusiasmo era quello che ci serviva. Inizialmente avevo un’idea, durante la settimana poi ho cambiato pensando che non è più il momento di essere attendisti, di andare a prendere la palla in qualunque zona del campo pur sapendo rischiare con loro qualcosa (e anche più di qualcosa) perché è una squadra veramente tecnicamente valida.
Dovevamo farlo, sono state brave perché hanno corso per 90 minuti in maniera importante per cui le ripaga anche dell’allenamento della settimana.”

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.