Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Altri tre punti fondamentali per l’Arezzo, uscito dallo scontro in casa Lumezzane con la vittoria in tasca. Un unico goal per festeggiamenti intensi, celebrati da una compagine che ce la sta mettendo tutta per rialzarsi dopo una difficile fase iniziale di campionato.

La complicità è tutta di un calcio di rigore concesso alle amaranto: nessun dubbio per il direttore di gara dopo l’atterraggio di Tamburini. Da dischetto è Razzolini a presentarsi ed a non lasciare scampo all’estremo difensore opposto.

A commentare l’1-0 sulla avversaria domenicale, appena dopo il fischio finale, il tecnico Andrea Benedetti:è stato un grande risultato – ha riferito. Molto difficile il campo, difficile anche la gara contro una delle squadre più attrezzate del campionato.

Abbiamo meritato per come abbiamo tenuto il campo, sofferto nei momenti difficili; c’è stata anche la possibilità di metterla al sicuro – visto l’altro rigore concesso ma non realizzato -, ma la partita è rimasta aperta fino in fondo. Le ragazze sono state brave a stringere i denti ed a portarla meritatamente fino alla fine”.

Parola, poi, alla capitana, autrice della rete al 38’:siamo molto contente della prestazione e del risultato; vincere su un campo così era importante. Sono felice anche per il goal; il calcio di rigore? Sempre complicato da tirare, sopratutto quando le partite sono equilibrate, ma sono andata convinta.

Potevamo fare qualche altro goal, ma abbiamo lottato fino alla fine non accontentandoci di un pareggio. Abbiamo voluto i tre punti”.

A concludere il momento stampa Carola Verano, grande contributo in difesa dei pali amaranto:il merito è di tutta la squadra. Siamo state gruppo dall’inizio alla fine, sostenendoci a vicenda. La vittoria va a tutte noi che stiamo lavorando tanto”.

Il rientro dopo lo stop Nazionali vedrà le aretine incontrare tra le mura amiche il Como.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.

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