Cinque amiche, di Voghera e dintorni, accomunate dalla passione per il calcio, sono approdate all’Alessandria calcio femminile in serie B, dopo aver condiviso l’esperienza con il Voghera. Dal club vogherese, le sorelle Arianna e Sharon Barrale, Serena Accoliti, Giulia Dabusti ed Eleonora Albertazzi sbarcano con grandi motivazioni e la possibilità di misurarsi in un campionato di altissimo livello.

Eleonora Albertazzi, portiere classe ‘82, la veterana del gruppo, racconta com’è nata l’opportunità: «Io e Arianna Barrale giochiamo a calcio da 20 anni e abbiamo vissuto tutto il percorso giovanile insieme, partendo proprio da Alessandria, poi siamo state a Valenza, all’Accademia Oltrepo e a Voghera. Ringraziamo i dirigenti Perinetti e Mantoan che ci hanno dato la possibilità di giocare vicino a casa con il Voghera. Il primo anno è stato fantastico, siamo salite in C, con un campionato indimenticabile. Nella seconda stagione, ci siamo salvate in C, poi purtroppo nella scorsa annata si sono verificate tante vicissitudini e abbiamo finito in 13, con tre portieri. Ci teniamo comunque a ringraziare Lorenzo Ascagni e Giorgio Frattini, che con grande impegno, umanità e professionalità ci hanno guidato fino alla fine di un’annata molto travagliata. Dopo che a Voghera hanno deciso di rinunciare alla squadra femminile abbiamo ricevuto diverse proposte, ma quella che ci ha allettato di più è stata certamente la chiamata dell’Alessandria. La serie B è un campionato molto impegnativo, in cui ci sono anche due trasferte in Sardegna, ma lo affrontiamo con grande entusiasmo».

Eleonora riconosce come in Oltrepo sia difficile praticare il calcio per una ragazza: «Purtroppo qui da noi ci sono pochi sbocchi. Io, per esempio, partivo da Cegni quando avevo 14 anni e raggiungevo Alessandria in pullman, con tutte le difficoltà logistiche del caso. L’alternativa è quella di giocare con i ragazzi negli anni del settore giovanile, come hanno fatto alcune mie compagne. In generale devo dire che l’intero movimento calcistico femminile in Italia è molto indietro, rispetto per esempio a paesi come Germania e Francia, dove le calciatrici di serie A sono parificate ai colleghi uomini, mentre qui da noi sono considerate dilettanti.

Anche a livello di interesse il calcio femminile italiano viene trascurato, quando in realtà anche noi facciamo tanti sacrifici per allenarci e siamo spinte da una enorme passione per questo sport». Nel gruppo dell’Alessandria ci sono altre due ragazze oltrepadane: Eugenia Zella e Giulia Zecchino. «Dispiace non poter giocare a casa nostra, ma ad Alessandria abbiamo trovato un ottimo ambiente. La squadra ha grandi potenzialità e ci sono tutti i presupposti per fare bene», dice Eleonora. La B femminile inizierà il 2 ottobre.