Photo Credit: Napoli Calcio Femminile

Gli sportivi hanno  da tenere a mente tra i vari obiettivi quotidiani quello di tenere sotto controllo l’alimentazione: alimentazione sana, soppesata, adatta alla esigenze di ogni singolo sport. Spesso però le svariate intolleranze alimentari che esistono al mondo non guardano in faccia a nessuno e colpiscono tutti, indifferentemente. É il caso della giocatrice azzurra Claudia Mauri, centrocampista classe ’92, che durante il suo incontro con la rubrica “Turiste per calcio”, ha voluto raccontare la sua esperienza da celiaca nella città partenopea.

“È un anno e mezzo che sono qui a Napoli: all’inizio ero molto curiosa di scoprire la città  con annessa la sua parte culinaria ma allo stesso tempo ero impaurita perché sono celiaca ma volevo comunque assaggiare tutto! Alla fine è andata bene però, sono riuscita anche a trovare dei taralli senza glutine…”

“Infatti”, la incalza la sua personale guida in questo viaggio culturale e culinario, “ora anche chi è celiaco può godere di tute le bontà classiche napoletane che, oltre ad essere molto caloriche si sa, implicano anche l’uso del grano proprio perché ci sono, non sono i taralli, ma tanti altri cibi come il brodo di polpo piuttosto che “‘O pere e ‘o musso” che può essere goduto da tutti. La storia del tarallo è molto interessante perché è il cibo povero per eccellenza , infatti è molto facile da conservare e, oltre ad essere cotto e molto calorico poiché perché vengono utilizzati ingredienti come utilizzato la sugna, il pepe, le mandorle, insomma qualsiasi cosa per farti stare sazio, si poteva conservare per molto tempo ed era utile anche per i viaggi. Attenzione però che se vai nella provincia di Benevento non lo devi chiamare tarallo ma “biscotto”!”

Un’altra interessante scoperta con le azzurre all’interno di questo bellissimo viaggio che stanno facendo con “Turiste per Calcio” in cui si coniuga Napoli con la sua cultura e cucina senza mai dimenticarsi della passione per questo splendido sport.