Intervista al Presidente dell’ACF Arezzo Massimo Anselmi che, parlando in toto della società, ha messo in luce tutti i diversi aspetti che hanno interessato l’Arezzo durante la prima parte di campionato. Si è detto dispiaciuto per il momento complicato della Prima Squadra, felice per i risultati del Settore Giovanile. Ha, infine, sottolineato l’importanza del movimento femminile che di anno in anno diventa più grande ed organizzato.

Presidente, l’Acf ha chiuso il girone di andata con 13 punti in 15 partite. Al netto del buon livello di questa serie B, si aspettava di più dalla squadra?

“Sono una persona ambiziosa e cerco di portare questa attitudine in tutte le mie attività. E’ ovvio che non ci aspettassimo un campionato di così bassa classifica, ma sto cercando di trarne il meglio. Una stagione di transizione in un campionato nazionale come la nostra serie B potrà solo che far crescere la Società nel suo insieme portandoci ad analizzare le situazioni per non commettere gli stessi errori.”

Nelle ultime 4 (Ravenna, Lazio, San Marino, Brescia) l’Arezzo ha fatto solo un punto. La squadra, per quello che si è visto in campo forse avrebbe meritato qualcosa in più. Sei d’accordo?

La squadra a tratti si è comportata davvero bene, ma le partite durano 90 minuti e probabilmente la continuità non è una nostra dote. Se non consideriamo la Lazio è ovvio che che mi aspettassi qualcosa di più con le altre formazioni: con il Ravenna avremmo potuto portare a casa tre punti invece che uno e avrebbe fatto la differenza. Con San Marino e Brescia all’andata avevamo raccolto 4 punti ed uscire sconfitti per due volte sul. ritorno mi ha fortemente amareggiato”.

Non hai mai nascosto il tuo sogno, quello di portare l’ACF in serie A. Alla luce degli avversari incontrati quest’anno quanto è grande il gap tra l’ACF e le prime?

“Questo campionato è diviso in tre fasce: le prime 5/6 che si contenderanno l’accesso in serie A, altre in una terra di mezzo dove chiederanno poco al proseguo del campionato e, infine, la lotta per la salvezza ella quale siamo coinvolti. C’è gap in un unico torneo, immaginatevi tra serie A e serie B. Il movimento cresce veloce e dovremo essere bravi a crescere insieme a lui aumentando la nostra competitività giocandoci quantomeno ogni partita senza partire sconfitti”. 

Aprile è ancora lontano ma proprio ad aprile l’Arezzo incontrerà in successione Torres, Trento e Tavagnacco. La salvezza passerà da li?

“Sono sicuro che la squadra saprà tirare fuori altri risultati importanti prima di questo trittico così importante perchè ciò che ci manca adesso è anche un po’ di entusiasmo che in ogni attività aiuta a raggiungere risultati migliori. Non voglio nascondermi e vorrei che non lo facesse dell’ACF Arezzo: adesso contano solo i punti e non il bel gioco. Uscire sconfitti con una bella prestazione non ci serve a nulla. Mi auguro già dalla prossima partita di vedere le citte amaranto essere brutte, sporche e cattive con i tre punti in tasca . Questo mi renderebbe felice”.

In caso di salvezza (che tutti ci auguriamo) qual è la prima cosa che farai per iniziare a pianificare la prossima stagione in serie B?

“Proprio in questi giorni sto definendo una deadline operativa che comunicherò a tutti nel futuro prossimo. Quindi per rispondere alla domanda dico che non aspetteremo la salvezza,  ma lavoreremo sin da subito perché nel calcio la stagione successiva si struttura a febbraio/marzo dell’anno precedente, se si vogliono ottenere risultati. Credo fortemente sia nello staff che nelle calciatrici e sono certo abbiano il desiderio anche loro di dimostrare quanto valgono. È necessario programmare per avere dei risultati migliori, dobbiamo pianificare per proseguire negli ultimi risultati che il settore giovanile sta portando.

Uno sguardo al futuro: in questa stagione settore giovanile sta dando tante soddisfazioni, a partire dalla primavera che si trova in testa al campionato e dopo 11 partite ancora in battuta.il futuro della CF passa da loro, sei soddisfatto? 

” Globalmente non posso che essere soddisfatto. Ci sono state alcune sbavature che sono sicuro faranno crescere i nostri tecnici e le nostre ragazze ancora di più. Per quanto riguarda la Primavera un plauso mister Leone a tutto lo staff che è insieme alle cittine stanno cercando di conquistare la “Primavera”  per sbarcare nella serie A di categoria e ad oggi hanno sette punti di vantaggio sulla seconda. La partecipazione al prestigioso torneo di Viareggio vuole rappresentare un premio per queste ragazze oltre alla possibilità di fare la storia dell’ ACF Arezzo. Io ci credo e ci devono credere anche loro”

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.