Ci sono momenti nei quali si è portati ad ignorare, altri a minimizzare… E´ proprio quello che i Dirigenti del Lagaccio Femminile hanno deciso di fare, a suo tempo, rinunciando a commentare, in ogni modo e forma, un fantasioso racconto al riguardo di una fantomatica fusione a tre (con Ligorna e Molassana), apparsa sul Secolo XIX, attorno al 24 maggio, se non andiamo errati. In questo articolo, a firma Fulvio Banchero, veniva evidenziato a chiare lettere in un generoso titolo, come… I TRE CLUB GENOVESI STUDIANO LA FUSIONE“; e nel sottotitolo: Lagaccio, Ligorna, Molassana: serrate prove d´intesa. Dopodichè il giornalista spiegava le grandi opportunità di una unione tra i tre Club sopraccitati, a causa della riforma imminente dei campionati, più un resoconto sul termine del torneo da poco concluso, garantendo anche che… le società stanno discutendo tutti i giorni per limare i problemi e cercare un accordo comune ovviamente non facile…; noi non sapevamo da chi è che il signor Banchero acquisiva le notizie per questi scoop… sta di fatto che ben poco, per non dire nulla, a livello di cose concrete, e di fatti, di quel che lui narra… è mai avvenuto nella realtà. Noi pensiamo: ma non sarebbe stato più normale, e professionale, alzare il telefono ed ascoltare l´opinione di ognuno dei sodalizi interessati, attraverso un suo rappresentante ufficiale? Giusto per sincerarsi della veridicità dei fatti… non crediamo sarebbe stato difficile. Ovviamente la notizia, riciclata sui social, ha scatenato un inevitabile dibattito tra gli appassionati, con legittime prese di posizione personali. Il problema è che… si stava paradossalmente parlando del nulla…
Ma il peggio doveva ancora venire… Si, perché in data 23 giugno, prosegue la telenovela inventata dal nostro scrittore, questa volta con un titolone che non ammette repliche:NIENTE FUSIONE A GENOVA, TROPPO ´ASTIO´ “: addirittura… E ancora… Flori, Presidente del Ligorna:La rivalità tra Molassana e Lagaccio è incredibile. Persa un´opportunità“.
Ora, che il nostro amico Gabriele Flori sia il relatore diretto del signor Banchero che scrive, ci pare a questo punto lapalissiano; ma al sig. giornalista non sembra che prima di parlare di “astio”, o fare in modo di trovare le vittime (il Ligorna), ed i colpevoli (il Lagaccio ed il Molassana), non faceva meglio, lo ribadiamo ancora una volta, ad ascoltare anche le campane degli altri due Club?; anche perché avrebbe evitato di scrivere cose senza alcun fondo di verità, ed oltretutto più che mai inesatte, sulle colonne di un quotidiano importante come il Secolo XIX, che di certo non colleziona una bella figura da tutto ciò. Partiamo con il parlare dell’astio: forse è vero che non c’è simpatia tra la società di Cà de Rissi e quella di via Bartolomeo Bianco, anzi… diciamo pure che è così, ma addirittura parlare di astio… non si capisce allora perché il Molassana, in una situazione di “rivalità incredibile” possa permettersi di chiedere tre delle migliori giocatrici del Lagaccio in prestito per un suo importante e recente impegno al torneo di Multedo, ottenendo senza problemi una risposta positiva; o come un dirigente lagaccino possa arrischiarsi a domandare (sempre in condizioni di “astio”), alcune giovani del Mola per una eventuale partecipazione ad un torneo a San Marino…
Veniamo poi alla parola “Fusione”; mai e poi mai è stata presa in considerazione questa idea: al massimo si è parlato di accorpamento, unione, ma non di Fusione (cosa praticamente impossibile essendo le matricole di Molassana e Ligorna unite alla loro sezione maschile, solo il Lagaccio ha una matricola diversa da quella del Lagaccio uomini). Questo giusto per la precisione. Vero è che, nonostante il circostanziato racconto in due puntate del sig. Fulvio Banchero, non si è svolta UNA, lo ripetiamo, UNA riunione tra Molassana, Lagaccio e Ligorna, per parlare di una Unione a tre. E questo è un fatto! Ed è altrettanto vero che invece si è svolta UNA, e sottolineiamo UNA soltanto, riunione ufficiale tra i dirigenti del Ligorna e quelli del Lagaccio, dopo alcuni incontri informali tra i rappresentanti dei due sodalizi, e dopo che alcune ragazze delle due compagini avevano fatto pressione per il raggiungimento di un accordo positivo tra i due Club. In questa riunione, che si è svolta nei primi giorni del mese di maggio al ristorante Moro Mare di Corso Europa, il Lagaccio, per bocca del dirigente storico Domenico Borsei, ha esposto la sua proposta: cancellazione del nome, del simbolo, dei colori e della storia del Lagaccio femminile (con il solo mantenimento della matricola atta a sua volta al mantenimento della categoria, matricola che sarebbe quindi divenuta di proprietà del nuovo Club), creazione di nuova società con Gabriele Flori presidente, Mara Morin allenatrice, e Consiglio direttivo paritetico a livello quantitativo tra dirigenti del Ligorna e del vecchio Lagaccio, nome nuovo per il neo Sodalizio, ed ovvio utilizzo del campo di allenamento e di gara al Ceravolo, avendo la responsabilità dello stesso. Questa proposta, che poteva sulla carta sembrare equamente allettante, offrendo la presidenza ed anche la panchina ad elementi già tesserati per il Ligorna, e che avrebbe portato ad una miglioria economica, sportiva, gestionale e dirigenziale, è stata, dopo circa una settimana, rifiutata dal responsabile del Ligorna, sig. Flori, che ha ribadito la decisione un paio di giorni più tardi, dopo un ulteriore incontro tra atlete più la sua allenatrice Morin. Il Lagaccio, che nelle persone dei dirigenti più anziani di milizia aveva addirittura proposto, e non deve per loro essere stato facile, di autoaffondarsi metaforicamente, in onore ad un progetto virtuoso e proattivo, che avrebbe certamente portato i benefici tanto auspicati anche dal Secolo XIX, nonché dalla calciatrici stesse, ha preso atto della decisione del Ligorna, ed ha giocoforza pensato, come si fa in questi casi, al classico Piano B.
Ma è proprio a questo punto che, un po´ a sorpresa, escono gli articoli sul quotidiano; in questo senso vogliamo evidenziare che:
1) Il primo articolo del Secolo è fuori tempo, fuori cronaca, e millanta incontri che mai ci sono stati tra le tre società summenzionate;
2) Il secondo è ancor più fastidioso, senza senso, ed offende a nostro giudizio sia la nostra dirigenza che quella del Molassana, quando arriva a parlare di astio, con il chiaro obiettivo di smarcarsi all´ala, di giustificare un obiettivo sbandierato e non raggiunto, scaricando la colpa su altri (gli astiosi Lagaccio e Molassana, appunto…).
Tornando al secondo articolo: non è poi stato bello, a nostro parere, quasi il voler strumentalizzare il legittimo pensiero della nostra calciatrice Caterina Bargi, con una piccola intervista piazzata in seconda battuta, quasi a corollario e a prosecuzione delle sparate del nostro amico Flori, come a lasciare intendere che lei è decisamente d´accordo con lui. Il bello è che, indovinate un po’… il nostro articolista mica ha telefonato al nostro Bomber, per perfezionare detta intervista. No, no… la Cate si è vista sorprendentemente protagonista di un evento mai accaduto. Anche lei! Bello, eh?
La Dirigenza del Lagaccio si è stancata di ascoltare, e ancor più di leggere sul quotidiano cittadino, invenzioni e falsità, che fanno passare i propri aderenti per coloro che fanno saltare il banco (a che pro, poi???), magari per conservare il classico cadreghino? O per la paura di dover cedere il posto a persone più capaci? Magari!!! Invece… è proprio decisamente tutto il contrario!!!
Nel ritenere errato e offensivo il comportamento del giornalista del Secolo, nell’inventare e pubblicare interviste mai fatte, condite oltretutto, cosa ancor più grave, con il classico virgolettato, ed anche di chi si è preso la responsabilità di dichiarare cose false ed inesatte, quasi a giustificare il non accordo e di conseguenza la non unione tra Ligorna e Lagaccio, per salvarsi dal giudizio soprattutto delle atlete e dal pensiero comune positivo, entusiasta a prescindere (e tifoso) degli amanti del movimento, abbiamo dovuto e voluto fare chiarezza, facendo venire a galla la pura verità!
Basta con le fantasie! Basta con le falsità! Se questo è il modo di aiutare il Calcio Femminile, noi siamo ben felici di chiamarci fuori…
LA DIRIGENZA DELL´AMICIZIA LAGACCIO FEMMINILE

Credit Photo: USD Amicizia Lagaccio Femminile – Facebook