Al Campo Sportivo Cislago è iniziata la nostra avventura in questo quarto campionato di Serie B Femminile.
Oggi le granata hanno incontrato una delle squadre favorite alla promozione in serie A. Mister Colantuono deve fare a meno di Domi, mentre il resto del gruppo ha lavorato duramente per tutta la settimana per presentarsi al meglio a questo appuntamento. Il Cittadella Women schierato all’inizio presenta alcuni volti nuovi quali Peressotti, Corazzi e Vecchione.
Le lariane invece partono con una formazione rinnovata e rinforzata in ogni reparto segno della loro volontà di puntare alla vittoria e ad un campionato in testa alla classifica fin dall’inizio. Le premesse per un buon incontro ci son tutte.

Dopo i primi minuti di studio, è il Como che si fa vedere davanti alla porta di Toniolo con i tiri di Di Luzio, strozzato, e palla parata dalla nostra numero uno, mentre più pericoloso è il tiro che 2 minuti dopo sempre la numero 19 comasca impegna seriamente la nostra Toniolo.

Al 19° grave infortunio per la numero 6 del Como, Cavicchia, il gioco rimane fermo per alcuni minuti, il tempo per i sanitari per capirne la gravità e prestare i primi soccorsi, al suo posto Carravetta. Poco dopo al 29° l’episodio che decide l’incontro. Dal calcio d’angolo Ceccotti calcia al centro, Ponte salta ma con il braccio sfiora il pallone e l’arbitro decreta il rigore. Dagli undici metri Picchi spiazza Toniolo e porta in vantaggio il Como Women.

Poi al minuto 33° Vecchione spara leggermente alto su un invito dalla destra di Ponte abile a rubare palla su una ripartenza del Como.
Al 36° Rizzon di poco non trova lo specchio della porta su cross da calcio d’angolo.
Al 40° uscita provvidenziale di Toniolo che si trova davanti a se Di Luzio e abilmente la fa allargare facendola uscire dall’area.
La Kabassova su passaggio di Pastrenge al 43° si mangia il gol del 2 a 0, tutto vanificato da una grande parata di Ilaria che chiude la porta granata.

Subito ad inizio ripresa occasionissima per le granata. Su lancio dalla trequarti di Peruzzo, liscio della Lipman che smarca la nostra Zanni la quale arriva in ritardo sul pallone e non riesce a calibrare al meglio la palla.
Un secondo tempo dove, poco alla volta le nostre ragazze sono uscite mantenendo spesso il possesso palla.  Al 2° Un colpo di testa di Ponte su cross di Peruzzo, non impensierisce il portiere lariano. Al minuto numero 4 gran giocata di Vecchione che liberatasi di un paio di avversari fa partire un tiro che il portiere riesce a mandare in calcio d’angolo non senza qualche difficoltà, applausi dai tifosi presenti per l’intervento che salva il risultato. La partita continua con un presenza costante del Cittadella nella fase costruttiva del gioco da centrocampo in su, qualche cambio per far respirare le ragazze che avevano speso molto, ricordando che la giornata era molto calda.

Verso la fine, episodio discutibilissimo con l’espulsione di Peressotti, su retropassaggio di Peruzzo la numero quattro anticipa la Ceccotti sfiorandola, l’arbitro irremovibile e sicuro, decreta la punizione e il cartellino rosso alla nostra giocatrice. Sulla battuta parte Ceccotti che trova le manone della Toniolo, nella ribattuta Carravetta spara alto.

Non succede nulla fino alla fine tranne un brivido con un uscita di Toniolo sulle avversarie. Al Como tre punti, mentre il Cittadella Women da questa sfida può trarre indicazioni positive e maggior convinzione nei propri mezzi, segno che la squadra ha reagito bene allo svantaggio e alle occasioni avverse.
Settimana prossima sfida casalinga e derby con il Chievo Verona Women.

Il tabellino del match:

COMO WOMEN-CITTADELLA WOMEN 1-0
29° Picchi (CO) su rigore

COMO WOMEN
Salvi, Lipman (65° Mariani), Vergani, Pastrenge, Cavicchia (19° Carravetta), Rigaglia, Ceccotti, Rizzon, Di Luzio (65° Hilaj), Picchi, Kubassova (85° Cascarano).
All. Sebastian De La Fuente

CITTADELLA WOMEN
Toniolo, Peressotti, Ripamonti, Novelli (46° Larocca), Masu, Peruzzo, Meggiolaro (59° Pizzolato), Corazzi (85° Nurzia), Ponte (71° Zorzan), Zanni (59° Begal), Vecchione.
All. Salvatore Colantuono

Credit Photo: Fabrizio Cusa