Dopo la partita di domenica, che ha visto un pareggio a reti inviolate in casa contro il Genoa, il mister Testini ha fatto un bilancio del match sottolineando i punti di forza della sua squadra: il buon modo di difendersi dalle azioni avversarie, particolarmente presenti nel modo di giocare del Genoa.
Ha anche precisato però come sia necessario che l’ACF Arezzo debba calciare di più senza paura di incorrere nell’errore.
Queste le sue parole:

“La squadra ha fatto una buona prestazione sotto l’aspetto del gioco dell’intensità e dell’aggressività. Le ragazze sono state brave. E’ normale che dobbiamo pensare, abituarci e imparare a far goal se no le partite poi diventano difficili.
Se non si segna è difficile anche vincere però la squadra oggi era presente: ha fatto una buonissima partita contro, comunque sia, il Genoa che al di la del punteggio che ha in questo momento, è una squadra organizzata. La squadra non è l’ultima arrivata, l’abbiamo già incontrata l’anno scorso e si vede che è  in gioco però credo che oggi l’Arezzo per gran parte della partita abbia dominato su molti aspetti.
Ci è mancato il goal e abbiamo anche subito qualcosina però il calcio a volte è anche subire qualcosa, ci sta.
Io credo che quando ci liberiamo per andare a calciare in porta dobbiamo calciare invece a volte cerchiamo delle giocate difficili che non servono perchè nella giocata difficile c’è l’errore. Quando ci liberiamo al limite dell’area dobbiamo calciare perchè calciare aumenta le probabilità di segnare. Se non tiriamo mai in porta diciamo che, anche se ci fosse un errore, sarebbe impossibile far goal.
Il Genoa ha segnato contro tutte le squadre, questo i numeri lo dicono. Con noi ha creato qualcosa però credo che le ragazze, la difesa e la squadra in generale abbia difeso bene, abbia concesso poco considerando il reparto offensivo che ha il Genoa quindi sotto quell’aspetto sono contento.
Dobbiamo continuare così per quanto riguarda la fase difensiva e dobbiamo lavorare con più intensità per cercare di creare ancora di più e magari fare qualcosa per cercare di sbloccare le partite.”

Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.