Credit: Napoli Femminile, Matilde Copetti

Prosegue l’appuntamento ” ‘Na Parola” organizzato dal Napoli Femminile che dà la possibilità alle giocatrici azzurre di raccontarsi anche al di fuori del campo di gioco attraverso una serie di parole a loro legate.
In questa decima puntata la protagonista è stata il portiere Matilde Copetti, classe 1997, da Piazza Carlo III, si è raccontata così ai microfoni della società:
Volare: “É la parte più bella del mio ruolo perché un portiere può fare delle cose che gli altri giocatori non possono fare e volare è una tra queste e ti dà una sensazione che è difficile spiegare.”
Cucire: “Mi viene in mente mia mamma che è una sarta. Quando ero più piccolina passavo tantissimo tempo mentre lei cuciva ed insegnava a cucire perché dopo gli allenamenti andavo dove lavorava lei e aspettavo che finisse di lavorare quindi mi viene in mente tutto il periodo di quando ero più piccola.”
Vacanze : “Mi viene in mente il mio gruppo di amiche con cui andiamo in vacanza magari per delle piccole vacanze in estate. Non mi vengono in mente posti particolari perché a noi bastano anche dei posti piccoli, vicini  e sconosciuti che ci divertiamo ugualmente.”
Veritti: “Fede è una mia grandissima amica. Ci conosciamo da tantissimi anni, andavamo anche a scuola insieme e ritrovarla qui è una cosa molto strana ma al tempo steso mi fa un sacco piacere.”
Meret
: “Alex anche lui è stato mio compagno di classe: mi ricordo quando andavamo alle superiori insieme e parlavamo dei nostri sogni ed è molto divertente sapere che ora entrambi li abbiamo raggiunti nella stessa città.”